“Vietato andare in spiaggia”: automobilisti INTERDETTI già dal 1° Maggio, multe da infarto I Divieto ufficiale e ‘tasse’ raddoppiate da subito

“Vietato andare in spiaggia”: automobilisti INTERDETTI già dal 1° Maggio, multe da infarto I Divieto ufficiale e ‘tasse’ raddoppiate da subito

Spiaggia (Pexels)-solomotori.it

Spiaggia
Spiaggia (Pexels)-solomotori.it

Automobilisti e turisti potrebbero rinunciare al loro desiderio di correre in spiaggia questa estate: ecco spiegato il perché.

Sebbene questa primavera non sia proprio rassicurante in fatto di meteo, tra perturbazioni, piogge e anche un po’ di strascichi di freddo, qualche bella giornata calda si è fatta già sentire.

Soprattutto al Sud c’è stato modo di assaporare il tepore del sole e di sognare già il caldo estivo. In molti coloro che in queste vacanze di Pasqua, hanno approfittato delle belle giornate per recarsi in spiaggia.

Non certo per farsi il bagno ma per passeggiare sulla riva, prendere il sole, mangiare un boccone guardando le onde del mare, in attesa delle vacanze estive.

Quale luogo, se non la spiaggia, il simbolo indiscusso delle estati e del relax estivo?

Vietato andare in spiaggia? Potrebbe passarti la voglia

E quasi quasi quest’anno la voglia di spiaggia, verrà meno a sentir parlare di tutto quello cui potresti andare incontro per il mancato rispetto delle regole. Già a partire da maggio, in attesa della stagione estiva, molti automobilisti potrebbero davvero rinunciare a recarsi sulle spiagge, per paura delle multe da infarto che potrebbero beccarsi.

Per ogni divieto mancato e non rispettato, una multa che difficilmente ti scordi. Sappiamo bene quanto l’estate, specialmente in alcune località, quelle appunto vacanziere e di mare, possa diventare particolarmente caotica. Lo sanno bene proprio gli automobilisti, che per trovare un parcheggio fanno giri infiniti che non sempre hanno una risoluzione certa.

Multa
Multa (Depositphotos)-solomotori.it

Nuove regole e multe più salate

Colpa del surplus di turisti che d’estate invade le coste. In Italia è un fenomeno abbastanza noto e spesso anche in rilievo, non solo per le località marittime ma anche per esempio per le città d’arte. Tornando alle spiagge affollate, si è dunque pensato un modo per arginare il flusso incontenibile di turisti e bagnanti, attraverso un aumento delle tariffe e l’imposizione di tasse di soggiorno.

Lo hanno fatto in Spagna, nella zona di Barcellona, anche per proteggere l’ambiente da questa ondata di turismo incontrollabile. Ad aumentare non solo i prezzi delle tasse di soggiorno degli hotel, che sfiorerebbero i 6 euro a notte, ma si aggiungerebbe anche una tassa comunale e il rischio di multe costose per chi non rispetta le norme sulla spiaggia, da quella del divieto di fumo o per esempio degli alcolici in certi orari, che potrebbe costare ammende fino a 3.000 euro.