Dazi auto, accordo Usa-Cina: che cosa sta succedendo

Trump e Cina (Pixabay)-solomotori.it
Lo spettro dei dazi ha destabilizzato il mercato dell’auto: che cosa sta succedendo tra le due potenze commerciali?
Se già il mercato dell’auto a livello mondiale sembrava non godere proprio di ottima salute, tra effetti della transizione, politiche ambientali, calo delle vendite e così via, un altro colpo è arrivato dalla politica internazionale.
Un momento di estrema tensione, subito dopo l’ascesa allo Studio Ovale di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti, che con una politica commerciale estera molto incisiva, ha scosso tutti i mercati, compreso quello dell’auto.
Preoccupazioni, ansia tangibile delle Borse e di tutti i mercati, compreso quello dell’auto, del suo import e export, specie quello europeo e quello dell’altra potenza economica mondiale, la Cina, pronta a rispondere alla politica dei dazi di Trump.
Ma cosa sta succedendo davvero? Un intenso weekend, sabato 10 e domenica 11 maggio, tenutosi a Ginevra, è stato dedicato al dialogo tra le parti. Ci speravano soprattutto i mercati e il risultato potrebbe essere quello di un sospiro di sollievo momentaneo.
Dazi e mercato dell’auto: cosa sta succedendo?
Un modo per ridurre quel senso di ostilità e di pressione che tutti i mercati, che tutto il mondo, specie le Borse, hanno vissuto per qualche giorno. E sembra che la diplomazia abbia avuto l’effetto sperato in quella che appariva una specie di guerra commerciale tra Usa e Cina.
Lo hanno trovato proprio nel fine settimana di negoziati in Svizzera. Due delegazioni, una di Washington, l’altra di Pechino, le due potenze commerciali una di fronte l’altra, al lavoro per una soluzione: il congelamento dei dazi per 90 giorni, quindi una vera e propria sospensione temporanea, oltre all’annuncio di tagli alle tariffe dell’import-export tra i due Paesi.
Una soluzione temporanea: l’accordo tra le due potenze
Si legge proprio attraverso le righe del documento siglato alla fine dell’incontro a Ginevra, in cui gli Usa dispongono di modificare l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva ad valorem sui dazi doganali cinesi, prevedendo la sospensione di 14 punti percentuali dell’aliquota in oggetto per ben 90 giorni. E di conseguenza Pechino ha firmato per la medesima sospensione di 24 punti percentuali dell’aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni.
La sospensione entrerà in vigore entro il 14 maggio e dopo i tre mesi si tornerà a discutere, si spera in questa direzione. Anche un’ulteriore promessa si è fatta strada nei giorni dell’intesa: una riduzione complessiva delle tariffe commerciali del 115%. Numeri alla mano sembra che i dazi sul prodotto cinese importante negli Usa Scaleranno dal 145% addirittura al 30%, specularmente i dazi applicati sul prodotto americano importato in Cina, si abbasseranno dal 125% al 10%.