“Prego mi fornisca il CED”: se non sai cos’è, hai finito di guidare I Posto di blocco micidiale: altro che patente e libretto

Posto di blocco Polizia (Depositphotos)-solomotori.it
Dimenticati la vecchia storia di patente e libretto: al posto di blocco potrebbero chiederti altro. Ecco cosa sapere per non correre rischi.
Nonostante la maggior parte dei conducenti e degli automobilisti circoli seguendo le norme del Codice della Strada, sia per evitare sanzioni, sia per evitare rischi per la sicurezza, essere fermati a un posto di blocco fa sempre un certo effetto.
Avere tutto in ordine secondo i dettami di legge non elimina quella sensazione di preoccupazione e ansia quando il conducente vede la paletta dell’Alt!. In effetti una buona percentuale di automobilisti, qualche infrazione la commette.
Quando lo fa deve dimenticarsi la vecchia storia di patente e libretto al posto di blocco, perché non sarà più l’unica cosa che verrà richiesta di esibire.
Conviene essere non solo provvisti di tutto il necessario a bordo, ma essere completamente a conoscenza di quanto la norma prescrive perché altrimenti le conseguenze potrebbero essere non proprio piacevoli.
Posto di blocco: se non sai cos’è, rischi grosso
Se al posto di blocco, per un comune controllo, dovessi sentir parlare gli agenti di CED non dovrai mica rimanere a bocca aperta. Non sapere di che cosa si tratti vorrà dire smettere di guidare, perché i rischi potrebbero essere più pesanti del previsto. Per chi ancora quindi non sapesse di cosa stiamo parlando, ecco di cosa si tratta.
Nuove regole e rinnovate applicazioni, per una maggiore efficacia della normativa, che a decorrere dal primo di giugno, proprio dal corrente mese, sono previste per conducenti e automobilisti. Al posto di blocco, non ti chiederanno più solo di avere con te patente e libretto, documentazione obbligatoria per la circolazione, ma potranno fare altro ancora e forse questo non ti piacerà poi così tanto.
Mai sentito parlare di CED? Cosa c’è da sapere
Un innovativo sistema, il Centro Elaborazione Dati del Ministero dell’Interno: il cosiddetto CED, un database contenente tutte le informazioni e i dati aggiornati sui veicoli circolanti. Basterà inserire, da parte degli agenti, numero di targa o proprietario, per ottenere il risultato. Il rischio di commettere un’infrazione sarà ancora più alto perché potresti essere beccato subito.
Attraverso il CED, le Forze dell’Ordine possono controllare non solo i dati del veicolo, ma anche regolarità di assicurazione, revisione, bollo, eventuali sospensioni o fermi. Non servirà neppure più controllare documenti cartacei, perché una volta eseguito il controllo sul CED nulla sarà lasciato al caso e qualsiasi nodo verrà al pettine.