Diesel Euro 5, ecco l’anno delle prime immatricolazioni

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Sono il nuovo obiettivo della politica ambientale comunitaria e il mezzo di trasporto di milioni di cittadini, ma sono davvero così vecchie?
L’attenzione sempre più crescente alla problematica ambientale, al livello di emissioni inquinanti e alla respirabili dell’aria nelle città, ha influenzato in modo incisivo non solo le decisioni della politica comunitaria, e di conseguenza quella degli Stati membri, ma un’intero comparto industriale.
Il mondo delle auto e la stessa mobilità ha cambiato volto. Gli effetti più tangibili sono a carico dei cittadini che hanno visto stravolgere le loro abitudini.
Chi vive in città deve fare i conti con delle regole che man mano che passa il tempo diventano sempre più restrittive e numerose.
Gli ultimi a dover fare i conti con le limitazioni e gli stop della circolazione sono tutti i possessori di auto Euro 5 diesel che a partire dal prossimo autunno, si ritroveranno a dover fare i conti con la possibilità di dover trovare un mezzo di trasporto alternativo alla loro vecchia e cara auto, che poi tanto vecchia non è affatto.
Diesel Euro 5: l’anno delle prime immatricolazioni
Quando si dice che le Euro 5 diesel non sono auto poi così vecchie e che sono milioni, quelle che ogni giorno circolano sulle strade, è perché in effetti sono tutti quei veicoli acquistati e immatricolati tra il primo settembre 2011 e il primo settembre 2015. Parliamo dunque solo di dieci anni fa, non un tempo vicinissimo ma neppure troppo lontano nel tempo.
All’epoca l’introduzione della normativa Euro 5, nel 2008 ma reso obbligatorio a partire dal primo settembre 2009, significò un enorme passo avanti in fatto di sostenibilità ambientale: rispetto agli standard precedenti, i veicoli con questa classe di emissioni, possedevano un ridotto impatto ambientale.
Uno standard già superato
Gli Euro 5 diesel, ma anche quelli a benzina, dimostravano una netta riduzione delle emissioni da ossido di azoto (NOx) e anche di particolato. Naturalmente la successiva introduzione dello standard Euro 6, da parte della Comunità Europea, adottato poi da tutti gli Stati membri, a partire dal 2014, ha superato i risultati raggiunti dal suo predecessore, che diventava per questo obsoleto per la strada.
È quello che sta succedendo oggi con le limitazioni alla circolazione degli Euro 5 diesel in città. Un problema per milioni di automobilisti, che si ritroverebbero bloccati. Chi fosse interessato o magari incerto circa la classe di emissioni del proprio veicolo, adesso è il momento di dargli una controllata. Basterà guardare il libretto di circolazione, alla riga V9, ai codici identificativi della classe ambientale del veicolo: gli Euro 5 sono 2005/55/CE B2 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2 o simili.