Bollo auto 2026, le novità all’orizzonte per gli italiani

Bollo auto 2026, le novità all’orizzonte per gli italiani

Bollo auto (Corporate+)-solomotori.it

Bollo auto
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Il prossimo anno, il 2026, si annuncia ugualmente predisposto alle novità, che questa volta riguardano un tema molto interessante.

Sulla scia di un 2025 costellato di novità e rinnovamenti in fatto di normative e Codice della Strada, anche il prossimo anno sembra mostrarsi favorevole al cambiamento. Il tema questa volta è veramente di grande interesse perché riguarda la tassa mal sopportata del bollo auto.

Semplificare e snellire i procedimenti burocratici, contrastare le frodi e uniformare le scadenze, questo è quanto contenuto nello “Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale”.

Lo Schema datato al 18 giugno 2025, è stato trasmesso dal Parlamento alle Camere, e si attende entro un mese il parere definitivo per dar via al cambiamento.

Novità dunque all’orizzonte per gli italiani in materia di bollo auto, potrebbero arrivare proprio dal prossimo anno, dal 2026. Esse potranno riguardare gestione, pagamento della tassa automobilistica ma anche quell’argomento tanto scottante del superbollo che da anni è al centro del dibattito, senza nulla di fatto.

Bollo auto 2026: tutte le novità in serbo per gli italiani

Tra le principali novità attese per il prossimo anno ci sarebbe la scomparsa del sistema di calcolo del primo bollo. L’aggiornamento prevederebbe il pagamento della prima tassa automobilistica, dappertutto, per 12 mesi a partire da quello di immatricolazione. Un modo per rendere uniformi le scadenze su tutto il territorio nazionale. In più, bisognerà effettuare il primo pagamento del bollo sempre l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione.

La scadenza del pagamento per le successive volte è fissata all’ultimo giorno del mese di immatricolazione del veicolo. A tutela dalle frodi, sembra che dal primo gennaio 2026, la tassa di bollo dovrà essere corrisposta anche dai proprietari di veicoli sottoposti a fermo amministrativo.

Superbollo
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Cosa devono aspettarsi gli automobilisti

Nuove regole dovrebbero riguardare anche le imprese, per contrastare la cattiva abitudine delle sedi di comodo, richiedendo invece la sede legale. Le novità in materia prevederebbero anche l’istituzione di un Archivio nazionale delle tasse automobilistiche, ANTA.

Infine, per quanto riguarda il tanto dibattuto superbollo, cosa aspettarsi nel 2026? Sembra che in pentola non ci sia alcuna modifica rilevante, che i parametri per il suo calcolo rimangano inalterati e coloro che possiedono un veicolo di potenza superiore ai 185 kW, dovranno pagarlo come in questi ultimi anni.