Revoca patente, differenze la sospensione, tempistiche e ricorso

Sospensione della patente (Corporate+)-solomotori.it
Quando si tratta della revoca della patente non bisogna commettere l’errore di confonderla con la sospensione. La distinzione tra le due misure è netta sia sul piano giuridico sia su quello pratico.
La sospensione è un provvedimento temporaneo che priva il conducente del diritto di guidare per un periodo limitato, variabile a seconda della gravità della violazione commessa.
La revoca è una misura più drastica: la patente viene annullata e cancellata dal sistema della Motorizzazione civile.
Significa che per tornare a guidare è necessario ripartire da zero ovvero affrontare di nuovo l’iter per conseguire il titolo di guida.
Il Codice della Strada vede che la revoca sia disposta nei confronti di chi si rende responsabile di gravi infrazioni, come la guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico elevato, l’abbandono del luogo di un incidente con feriti, la guida sotto l’effetto di stupefacenti o la recidiva per eccesso di velocità oltre i 60 km/h entro due anni.
La revoca non è la sospensione
Non parliamo di un ritiro precauzionale, ma di una vera e propria cancellazione del diritto a condurre veicoli, decisa dalle autorità in via definitiva, salvo nuova autorizzazione dopo almeno due anni. Quando la patente viene revocata, il conducente non può presentare nuova domanda di conseguimento del titolo prima che sia trascorso un determinato lasso di tempo.
Durante questo periodo l’automobilista è escluso dalla possibilità di condurre veicoli a motore su suolo pubblico e dovrà dimostrare, al momento della nuova richiesta, di possedere tutti i requisiti psicofisici e morali necessari consuma visita. Oltre alle spese mediche e legali, chi subisce la revoca della patente deve sostenere costi aggiuntivi, come quelli per l’iscrizione alla scuola guida, tariffe per esami nuovi, visite mediche e individuazione di nuovo soluzioni per il trasporto tra quello pubblico, i taxi o il noleggio a breve termine, ad esempio.
Le differenze
Esistono situazioni dove la patente viene revocata per motivi medici. La revoca automatica può scattare anche a causa dell’azzeramento dei punti della patente, quando si perde tutto il saldo per infrazioni gravi e ripetute. In questo scenario la revoca è automatica e senza un evento singolo, ma basata sul cumulo di violazioni come eccessi di velocità, guida in stato di ebbrezza o uso del cellulare.
Chi guida un veicolo pur avendo la patente revocata commette un reato. Si tratta di una violazione penalmente rilevante che viene iscritta nel casellario giudiziale e che può avere conseguenze anche sul piano civile e lavorativo. Non è più un semplice illecito amministrativo, ma un’infrazione che coinvolge l’ordinamento penale. Se la revoca è ritenuta illegittima o sproporzionata, l’automobilista può presentare ricorso al giudice di pace entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento. La sospensione si applica in molteplici casi, tra cui la guida pericolosa, l’utilizzo del cellulare senza vivavoce o il mancato rispetto delle precedenze.