Patente extracomunitaria in Italia: regole sulla conversione e iter da seguire

Patente extracomunitaria in Italia: regole sulla conversione e iter da seguire

Patente e altri documenti (Depositphotos)-solomotori.it

Patente e altri documenti
Patente e altri documenti (Depositphotos)-solomotori.it

I titolari di una patente extracomunitaria possono guidare in Italia con il documento in for possesso fino a un anno dall’acquisizione della residenza nel nostro Paese, allegando alla patente una traduzione integrale e ufficiale.

Dopo questo lasso di tempo, per continuare a condurre veicoli sul territorio italiano devono convertire la patente.

Questo si può solo se lo Stato che ha rilasciato l’abilitazione alla guida ha sottoscritto accordi di reciprocità con l’Italia.

I Paesi non appartenenti all’Unione Europea o allo Spazio Economico Europeo che hanno sottoscritto accordi di reciprocità con l’Italia per la conversione della patente di guida sono: Albania, Algeria, Andorra, Argentina, Bosnia Erzegovina, Brasile, Corea del Sud, El Salvador, Filippine, Giappone, Israele, Kosovo, Libano, Macedonia del Nord, Marocco, Moldavia, Principato di Monaco, Regno Unito, San Marino, Serbia, Svizzera, Taiwan, Tunisia, Turchia e Ucraina.

I seguenti Stati extracomunitari, invece, rilasciano patenti convertibili in Italia solo ad alcune categorie di cittadini: parliamo del Canada, del Cile, degli Stati Uniti e dello Zambia.

Patente extracomunitaria

I cittadini titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato extracomunitario, se non sono residenti in Italia da più di un anno, possono guidare veicoli per i quali è valida la loro patente accompagnandola con la patente internazionale rilasciata dal Paese di provenienza. Trascorso un anno dall’acquisizione della residenza in Italia, per guidare devono richiedere la conversione del documento di guida. Questo però è possibile solo se il Paese extracomunitario che ha rilasciato la patente ha sottoscritto un accordo di reciprocità con l’Italia.

I titolari di patente extracomunitaria conseguita in Albania, Argentina, Svizzera e Ucraina possono beneficiare della conversione senza esami solo se residenti in Italia da meno di quattro anni. Per i titolari delle altre patenti di guida extracomunitarie convertibili in Italia, il tempo limite della residenza per la conversione senza esami è meno di sei anni al momento della richiesta.

Patente e tasse
Patente e tasse(Depositphotos)-solomotori.it

Le conversioni

Altro requisito essenziale per la conversione senza esami è che la patente extracomunitaria sia stata conseguita prima della residenza in Italia. La richiesta di conversione di una patente extracomunitaria in italiana dev’essere presentata presso gli uffici della Motorizzazione Civile, allegando numerosi documenti e altrettante marche da bollo con i pagamenti anche tramite la piattaforma PagoPA.

I cittadini extracomunitari devono inoltre esibire anche il permesso di soggiorno o carta di soggiorno, tanto al momento della presentazione della richiesta quanto al momento del rilascio del provvedimento, questo deve essere valido ai fini dell’espletamento di tutte le pratiche presentate presso la Motorizzazione. Stessa cosa per tutta la documentazione allegata.