La Germania protesta con l’UE: polemica sul divieto di vendita di auto a combustione per il 2035

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La Germania ha chiesto all’Unione Europea di rivalutare il divieto di vendita delle vetture con un motore a combustione, fissato per il 2035.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha sollevato la questione del bando europeo alle auto con motore a combustione, affermando che l’Unione Europea dovrebbe riconsiderare o eliminare del tutto il divieto alla vendita di veicoli con motore a combustione previsto a partire dal 2035.
Il governo tedesco sta valutando possibili misure per aiutare il settore dell’automotive, che da tempo mostra segnali di difficoltà. Secondo Merz, la normativa attuale rischia di mettere in crisi le imprese che non sono ancora pronte per una transizione completa verso i veicoli elettrici.
Case automobilistiche come Volkswagen, BMW e Mercedes hanno manifestato preoccupazioni riguardo ai piani dell’UE, sostenendo che la loro capacità produttiva di auto elettriche non è ancora pienamente competitiva. In particolare, queste aziende temono che il bando definitivo obblighi investimenti e ristrutturazioni troppo rapide.
Non ci sono progressi per un mercato totalmente elettrico
Un sondaggio condotto dall’associazione tedesca VDA rivela che circa l’80% delle imprese del settore auto sta considerando di rinviare, spostare all’estero o cancellare i propri piani di investimento a causa delle attuali incertezze.
Questa situazione potrebbe anche favorire la crescita della produzione automobilistica in Paesi che si trovano in condizioni più favorevoli dal punto di vista normativo o infrastrutturale.
Quale sarà la decisione dell’Unione Europea?
La Commissione Europea, già durante l’estate, si era impegnata a rivedere il bando delle auto a combustione in risposta alle pressioni del settore. Il dialogo tra Bruxelles e i governi nazionali appare in corso, con l’obiettivo di trovare misure che siano accettabili per le parti coinvolte.
Il quadro attuale mostra un forte contrasto tra le politiche ambientali europee da un lato e le sollecitazioni delle industrie automobilistiche dall’altro. L’evoluzione delle decisioni dell’UE e dei governi nazionali sarà un punto centrale nei prossimi mesi per il futuro del settore. Staremo a vedere dunque come si procederà. I cittadini e soprattutto le case automobilistiche sono in attesa.