Basta schermi touch, rivogliamo i pulsanti. La clamorosa marcia indietro di alcuni colossi dell’auto sta ridisegnando gli interni del futuro, riscoprendo un elemento che sembrava destinato a sparire per sempre.
Per anni, la corsa all’innovazione nel mondo automobilistico ha significato una cosa sola: schermi sempre più grandi e la progressiva eliminazione di ogni tasto fisico. Un abitacolo pulito, minimale, quasi futuristico, è diventato il simbolo della modernità. Eppure, qualcosa sta cambiando. Marchi come Volkswagen e Hyundai stanno invertendo la rotta, reintroducendo comandi fisici per funzioni essenziali come il climatizzatore e il volume, in una mossa che va controcorrente ma che interessa da vicino la sicurezza e la praticità di guida di tutti i giorni.
Questa tendenza era stata spinta dall’influenza di costruttori come Tesla, che hanno fatto del maxi-schermo centrale il loro marchio di fabbrica. Tuttavia, l’uso quotidiano ha fatto emergere diversi problemi: regolare la temperatura o attivare il ricircolo dell’aria attraverso un menù digitale costringe il guidatore a distogliere lo sguardo dalla strada per secondi preziosi. Un problema così sentito che persino l’ente per la sicurezza Euro NCAP ha deciso di intervenire, annunciando nuovi criteri di valutazione a partire dal 2026.
La ragione principale di questo ripensamento è legata alla sicurezza e all’ergonomia. Lo ha ammesso pubblicamente anche Thomas Schäfer, amministratore delegato del marchio Volkswagen, dichiarando che l’eccessiva digitalizzazione ha “causato molti danni” alla fiducia dei clienti. I nuovi modelli come la Volkswagen Tiguan e la Passat, infatti, mostrano un ritorno a un approccio più equilibrato, con rotori e pulsanti fisici per le funzioni più utilizzate, integrati in un design comunque moderno.
Non si tratta di un caso isolato. Anche designer di spicco come SangYup Lee di Hyundai hanno sottolineato l’importanza di mantenere tasti fisici per i comandi legati alla sicurezza. La memoria muscolare gioca un ruolo fondamentale: un guidatore esperto sa dove si trova il comando degli sbrinatori senza bisogno di guardare. La sensazione tattile, il “click” di un pulsante, fornisce una conferma immediata che un comando touch non può replicare, riducendo il carico cognitivo e le distrazioni al volante.
L’inversione di tendenza non segna la fine degli schermi, ma l’inizio di una nuova era di design degli interni, più matura e consapevole. Il futuro vedrà probabilmente un approccio ibrido: grandi display per la navigazione e l’intrattenimento, affiancati da una serie di comandi fisici intelligenti per le operazioni critiche. Le nuove linee guida di Euro NCAP, che richiederanno comandi fisici per indicatori di direzione, luci di emergenza e tergicristalli per ottenere le ambite cinque stelle, accelereranno ulteriormente questa transizione.
Questa evoluzione dimostra che l’industria automobilistica sta imparando ad ascoltare non solo le mode del momento, ma anche le reali esigenze dei suoi utenti. La vera innovazione non consiste nell’eliminare tutto ciò che è analogico, ma nel trovare il perfetto equilibrio tra digitale e fisico. L’auto del futuro sarà ancora iper-connessa e tecnologica, ma con la praticità e la sicurezza di qualche, rassicurante, vecchio pulsante.
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