F1, rivoluzione 2026 già iniziata | Red Bull svela la data con Ford: solo tre team sarebbero pronti

F1, rivoluzione 2026 già iniziata | Red Bull svela la data con Ford: solo tre team sarebbero pronti

La Formula 1 corre già nel futuro. Mentre in pista si combatte per le vittorie di tappa, come il recente successo di Lando Norris in Brasile, le scuderie più strategiche hanno già messo nel mirino il 2026, anno della prossima grande rivoluzione regolamentare. A dare un segnale concreto è la Red Bull, che ha ufficializzato la data di presentazione della livrea per la stagione 2026: l’evento si terrà il 15 gennaio a Detroit, in collaborazione con il nuovo partner motoristico Ford. Una mossa che non è solo marketing, ma un chiaro messaggio alla concorrenza: la corsa per il prossimo ciclo vincente è già partita.

Una rivoluzione che spaventa i team

Una rivoluzione che spaventa i team

Il 2026 non sarà un semplice aggiornamento, ma un vero e proprio reset tecnico che sta mettendo a dura prova le fondamenta di ogni scuderia. Secondo recenti analisi del settore, il paddock è spaccato: solo tre team sarebbero realmente pronti ad affrontare con efficacia questo cambiamento epocale. Per tutti gli altri, il rischio è altissimo. Si parla infatti di un potenziale “fallimento” per chiunque stia cercando di nascondere errori di progettazione o ritardi nello sviluppo. La sfida è talmente complessa che chi sbaglia l’approccio iniziale potrebbe compromettere non una, ma diverse stagioni a venire.

Tra presente e futuro: le sfide del Circus

Questo sguardo proiettato al futuro si intreccia con le complesse dinamiche attuali. In casa Ferrari, ad esempio, il dibattito interno suggerisce che i problemi della scuderia vadano ben oltre la futura coppia di piloti formata da Charles Leclerc e Lewis Hamilton, indicando criticità strutturali più profonde. Affrontare una rivoluzione come quella del 2026 partendo da una base incerta rappresenta una sfida nella sfida. La posta in gioco è talmente alta da poter ridefinire le gerarchie per anni, un po’ come accaduto a piloti come Antonio Giovinazzi, che dopo essere uscito dal Circus ha saputo reinventarsi fino a conquistare un titolo mondiale in altre categorie, dimostrando che c’è vita e successo anche fuori dalla F1, ma sottolineando la spietata selettività della massima formula.