Italia sanzionata, l’Ue non ci perdona: le cose non stanno andando come dovrebbero
L’Unione Europea ha imposto alcune misure fondamentali per il nostro futuro: in Italia, però, ci stiamo comportando male. Diventa molto importante riuscire a stare al passo con quanto deciso in sede europea. L’UE, infatti, cha preso decisioni molto importanti che riguardano il futuro della nostra vita comunitaria. Secondo i dati, però, l’Italia non sta rispettando i limiti: il rischio è quello di subire sanzioni.
Le sfide che l’umanità sta attraversando al giorno d’oggi sono nuove e molto complicate da superare. La peculiarità di quello che stiamo affrontando oggi rispetto alle sfide del passato è che oggi abbiamo bisogno di remare tutti verso lo stesso obiettivo.
Per questo motivo l’Unione Europea ha indicato una via ben chiara per il futuro dei Paesi che si trovano entro i confini comunitari. L’obiettivo è quello di diventare il primo continente a impatto zero entro il 2050.
Raggiungere un obiettivo di questo tipo è chiaramente complicato, ma tutto passa da alcune tappe intermedie che vanno necessariamente superate per poter ambire allo scopo finale.
Un esempio è rappresentato dal divieto, che prenderà validità a partire dal 2035, di vendere automobili con motori a combustione interna. Uno degli aspetti fondamentali, infatti, è rappresentato dalla presenza di polveri sottili che sono estremamente dannose per la salute delle persone.
In Italia dati pessimi
Queste polveri, chiamate PM10, si accumulano nell’aria soprattutto a causa dell’utilizzo di automobili, riscaldamenti a legna e utilizzo di carburanti. Stando ai dati che sono stati raccolti nel 2022, l’Italia ha fatto registrare numeri pessimi per quanto riguarda la presenza di PM10 nell’aria.
In totale, infatti, si sono registrate 24 differenti aree geografiche che hanno superato costantemente i limiti giornalieri di salute. In un caso addirittura si è superato anche il limite annuale. Quello dell’inquinamento dell’aria è un problema molto importante in Italia, soprattutto per chi vive in alcune zone sensibili come la Pianura Padana.
Cosa rischia l’Italia
Numeri di questo tipo non fanno che confermare quanto si debba ancora fare per riuscire a migliorare la salute dei cittadini italiani. C’è molto da fare ancora per evitare che la situazione sfugga completamente di mano, e per questo il sistema Italia deve rimboccarsi le mani e operare in maniera impattante.
Il rischio, oltre a quello della salute dei cittadini, è anche quello di incorrere in sanzioni dall’Unione Europea per la violazione di limiti imposti a livello comunitario. Insomma, la direzione deve essere solo una, e dobbiamo agire immediatamente per migliorare la situazione.