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Addio Silvio Berlusconi, nella sua eredità anche le sue auto: patrimonio da favola

Silvio Berlusconi – solomotori.it

Berlusconi se n’è andato, e con lui un periodo tumultuoso della storia d’Italia. Il Presidente amava le auto di alta gamma ma detestava quelle extra lusso

Con la scomparsa di Silvio Berlusconi si chiude un’epoca che ha segnato il nostro Paese da ogni punto di vista: economico-sociale, imprenditoriale e politico. Tutti conosciamo bene il carattere per così dire “esuberante” di quest’uomo, che ha iniziato la sua vita di successi facendo il cantante sulle navi da crociera.

La sua visione imprenditoriale lo ha portato lontano, tanto che in brevissimo tempo Berlusconi è riuscito a scalare prima il settore dell’edilizia, con la costruzione di quartieri abitativi di lusso come Milano 2 e Milano 3, lanciandosi poi nel mondo dell’editoria con la fondazione di Fininvest e con l’acquisizione di Einaudi.

In breve è diventato l’uomo più ricco d’Italia, dominando il business delle reti televisive private, che hanno avuto un profondo impatto sulla cultura italiana degli anni ’80 e ’90. La sua caparbietà in questo settore, agli albori del suo sviluppo, lo ha portato anche a farsi conoscere in Spagna, dove ha fondato quella che ancora oggi si chiama “Telecinco“.

I successi come imprenditore

Oltre ai suoi successi in edilizia ed editoria, Berlusconi ha saputo mettere a segno altre mosse strategiche che lo hanno convertito nell’imprenditore più famoso e conosciuto in Italia, come l’acquisizione del Milan. Una squadra che grazie all’intervento del Cavaliere ha saputo in quegli anni battere ogni record, incoronata anche campione d’Europa nel 1989.

Come tutti sappiamo, l’entrata in politica nel 1994 fu anche l’inizio del suo declino. Forte di una reputazione consolidata dai suoi grandi successi come uomo d’affari, riuscì a fondare un partito e immediatamente a vincere le elezioni proprio quell’anno. La sua figura di uomo politico inizialmente sembrava rispondere alle aspettative di un’Italia in grande trasformazione, ma solo successivamente si scoprì che le sue ambizioni in ambito politico erano spinte spesso da interessi personali. Senza entrare nel dettaglio, dobbiamo comunque riconoscergli il merito di aver dato vita a un nuovo paradigma politico.

L’Audi A8 blindata di Silvio Berlusconi – solomotori.it

Tutte le auto del Presidente

Nonostante la sua smisurata disponibilità economica, il Cavaliere non era un amante delle auto particolarmente lussuose. Nessuno ricorda di averlo visto al volante di supercar particolarmente rare, di cui non è mai stato fan. Tra le auto che sono state di sua proprietà spicca una imponente Range Rover grigia blindata del 1988, realizzata dalla Carrozzeria Pavesi di Milano. Si trattava di un fuoristrada tipico per l’epoca, ma dotato della motorizzazione top di gamma V8 3,5 litri a benzina. In un’intervista rilasciata a Quattroruote Berlusconi svela il legame speciale con la sua prima auto, una Fiat “500” bianca, un mezzo che ha da sempre occupato un posto speciale nel suo cuore. Un legame nostalgico che risale ai giorni della giovinezza, quando da studente universitario a Milano, si dedicava a vari lavoretti per mettere qualche soldo da parte. Era “semplicemente splendida” dice Berlusconi nell’intervista, una bellezza che ai tempi gli era costata 495.000 lire, pagati in contanti. Soldi guadagnati scrivendo “bigini” alla Statale di Milano.

Tra le altre auto preferite dal Cavaliere anche una Maserati Quattroporte che Luca di Montezemolo aveva messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio. “Gran macchina, fatta da una Casa alla quale sono particolarmente affezionato” sottolinea Berlusconi. Il quale prosegue dicendo di aver posseduto più di una Maserati nella sua vita, tra cui la preferita rimane senza dubbio la Mistral, spesso alternata nei suoi impegni lavorativi a una possente Audi A8 blindata a passo lungo.