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Un distributore di benzina su due ti sta truffando | La sconvolgente verità della guardia di finanza

Il prezzo dei carburanti nel 2002 è schizzato alle stelle (Solomotori.it)

Il problema del prezzo dei carburanti negli ultimi giorni è ormai il tema più discusso in assoluto. Tutto come sappiamo ha radici nelle condizioni politiche internazionali, che nell’ultimo anno hanno inciso in maniera importante sui prezzi di alcune tipologie di carburanti. Tuttavia questa situazione si è mescolata ad un’inflazione che di per sé ha fatto aumentare i prezzi di beni e servizi. In alcuni casi però gli aumenti erano di natura fraudolenta come ha certificato un’indagine della guardia di finanza.

Da quando a settembre il governo Meloni ha preso le redini del paese, uno dei problemi che la neo premier ha dovuto subito affrontare è stato quello del prezzo dell’energia e dei carburanti. Chiaramente chi si era recato alle urne si aspettava un intervento deciso del nuovo esecutivo che si è impegnato in continuità con il vecchio governo a mantenere il taglio delle accise fino al 31 dicembre 2022.

Tuttavia con l’arrivo del nuovo anno lo sconto di 18 centesimi su benzina e diesel, non è stato rinnovato ed infatti tutti ci siamo ritrovati al primo gennaio con i prezzi alle stazioni di rifornimento che superavano i due euro in alcuni casi.

Un aumento così repentino ha sicuramente fatto sorgere delle legittime domande a molti che in molte situazioni hanno visto dei rialzi fuori dalla norma.

La Meloni da quando è al governo ha sempre ribadito come fosse necessario un controllo sulla speculazione ed infatti la guardia di finanza in questi mesi ha portato avanti un’opera di monitoraggio estesa su tutto il territorio nazionale rilevando delle infrazioni molto gravi…

Prezzi in aumento, lotta ai distributori illegali

In realtà i controlli sui distributori sono andati avanti per tutto il 2022 praticamente, nello specifico da marzo proprio in concomitanza con l’inasprirsi del conflitto in Ucraina. Per tutto questo tempo quindi le forze dell’ordine hanno condotto controlli, rilevando irregolarità un po’ ovunque.

I controlli della guardia di finanza hanno rilevato delle irregolarità diffuse (Solomtori.it)

I numeri parlano chiaro del resto con più di un distributore su due che ha aumentato in maniera non legale i prezzi di benzina e diesel durante questi mesi. Le pene in questi casi sono molto severe con reclusione fino ai 3 anni e multe fino ad un massimo di 25.000 a seconda delle situazioni.

La misura che entrerà in vigore in questi giorni poi servirà a tutelare i consumatori quando si recano alle stazioni di rifornimento. I gestori infatti dovranno esporre il prezzo medio nazionale in modo tale che ci si possa rendere contro se si sta pagando un prezzo troppo alto o meno.