Rinnovo patente con esito negativo: puoi fare ricorso, ecco come procedere

Rinnovo patente con esito negativo: puoi fare ricorso, ecco come procedere

In questi casi non ti rinnovanao la patente (Web)

In caso di patologie come l’angina da sforzo c’è bisogno di ulteriori visite mediche (Web)

Prima o poi arriva per tutti, senza scampo, parliamo dell’appuntamento inevitabile della visita medica per la patente auto, ma se non vien rinnovata scattano i problemi.

Sappiamo che questa è tutti gli effetti una necessaria prima di mettersi al volante di un’auto è la piena salute. Vediamo che le norme in vigore legano il conseguimento della licenza alle condizioni psicofisiche.

Solo nel caso di via libera da parte del medico ci si può mettere alla guida. Il controllo delle condizioni di salute è in realtà una costante per gli automobilisti italiani.

La cosa che preme di più al medico durante le visite sono le condizioni visive e uditive. In questi casi tutto parte dal medico di famiglia che sottopone al paziente un questionario da compilare.

È il primo passaggio che conduce alla visita medica patente vera e propria e serve per ottenere il primo certificato. L’aspirante patentato deve dichiarare se ha dei problemi di salute gravi in maniera corretta.

Il ricorso

Il ricorso si può fare attraverso una Commissione Medica Locale per le patenti, prevista dall’articolo 119 del Codice della Strada, è un organo sanitario collegiale, composto da tre medici di cui uno è presidente, istituito per verificare e accertare l’idoneità psico-fisica alla guida di soggetti che rientrano in particolari situazioni. Tra cui, appunto, coloro che necessitano di una visita più approfondita.

Al termine dell’analisi l’ente rilascia un giudizio di idoneità o di non idoneità alla guida, che può essere temporanea o permanente, oppure totale o limitata. In altri termini la commissione può decidere di inibire completamente e per sempre la guida di un veicolo, oppure solo per un determinato periodo di tempo.

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Ricorso giudice – Pexels – SoloMotori.it

Ecco come procedere

Ricordando che il certificato anamnestico deve essere utilizzato entro 3 mesi, il costo è soggetto alla libera tariffazione, con una spesa che si aggira attorno ai 60 euro. La visita medica è prevista ogni 10 anni fino ai 50 anni di età e ogni 5 tra 50 e 70 anni. Dopodiché ogni 3 anni tra 70 e 80 anni e ogni 2 dopo gli 80 anni. Se non si è d’accordo si può fare ricorso a proprie spese ripresentano due visita differente di una ltd medico o recandosi all’Asl, ma non sempre questa viene accolta e in ogni caso le spese per poterlo fare aumentano a dismisura.

Il costo della certificazione conclusiva è di 250 euro ogni volta, ma se il certificato rilasciato dalla CML prevede anche gli accertamenti per la verifica dell’abuso di alcol o uso di sostanze stupefacenti il costo sale a 500 euro. Diverso se si ricorre al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro 60 giorni dalla ricezione del giudizio di non idoneità della Commissione Medica Legale.