Bollo auto, se non paghi scatta la prescrizione: Salvini firma, da oggi in poi è ufficiale

Bollo(Depositphotos)-solomotori.it
Arriva la prescrizione del bollo auto, sono stati chiariti i limiti oltre i quali il pagamento non è più dovuto.
Per molti italiani, il bollo rappresenta una delle spese più odiate e ricorrenti che sono obbligati a sostenere, un appuntamento annuale che spesso genera problemi e dimenticanze.
La tassa continua a far parlare di sé, soprattutto per i casi in cui il pagamento non viene effettuato nei tempi previsti.
Negli anni la giurisprudenza ha cercato di definire con precisione quando lo Stato possa pretendere il pagamento di un bollo auto arretrato.
Il nodo centrale, spesso, è proprio legato ai tempi di prescrizione, che non sono mai troppo chiaro.
Bollo in prescrizione
Ogni anno, con l’arrivo della scadenza, il bollo auto torna a fare capolino tra le voci meno gradite del bilancio familiare. Rappresenta una tassa che accomuna milioni di italiani e che, a seconda della regione, può comportare importi diversi e modalità di riscossione non sempre chiari. Oltre al costo in sé, ciò che spesso crea disagio è la gestione degli arretrati e le comunicazioni ufficiali.
Nel tempo, il bollo è diventato sinonimo di controversie fiscali, soprattutto nei casi in cui i contribuenti ricevano cartelle esattoriali dopo anni dalla scadenza. Il confine tra pagamento dovuto e debito prescritto è sottile, e molti automobilisti si trovano disorientati di fronte a richieste che sembrano non avere una scadenza precisa. Alla base di tutto ci sono due concetti: la prescrizione e la decadenza. Il primo stabilisce il tempo in cui lo Stato può richiedere un tributo non versato. Il secondo determina quando un atto notificato, come una cartella esattoriale, perde efficacia.
Salvini firma
A peggiorare le cose vi sono le leggi generali che cambino le carte in tavola, come accade in Piemonte, dove la prescrizione arriva a cinque anni, mentre altrove il termine standard resta fissato a tre. Tuttavia, ogni notifica di pagamento riapre i termini e dà nuova validità al debito. Questo significa che chi non conosce i propri diritti può ritrovarsi a pagare importi non più dovuti. La legge invece parla diversamente: per avere un’applicazione concreta di quanto già previsto dal Codice della Strada in materia di riscossione del bollo auto.
Secondo la normativa vigente, il diritto dello Stato a richiedere il pagamento dell’imposta si estingue dopo tre anni se non viene interrotto da specifici atti come notifiche o cartelle. In particolare, la Corte di Cassazione ha ribadito che il termine decorre dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui era previsto il pagamento, dopo i tre anni il tutto si chiude.