UFFICIALE – Divieto totale di circolazione in questa città I Se metti in moto, sei fuorilegge: italiani furibondi e nei guai

Scooter su strada (Corporate+)-solomotori.it
Parliamo di una decisione che vede nel percorso verso una mobilità più sostenibile una luce. Questa città italiana annuncia nuove restrizioni inattese.
Il divieto è per tutti e vale in particolare anche per moto e scooter inquinanti. A partire dal 1 ottobre 2025 entreranno in vigore nuove misure che interesseranno le principali zone a traffico limitato di numerose città italiane, l’Area B e l’Area C.
La decisione non è nuova, ma era già prevista per il 2024, ma è stata rinviata di un anno per permettere ai cittadini e agli operatori del settore di adeguarsi per tempo ai cambiamenti.
Queste sono solo le ultime limitazioni che si vanno ad aggiungere ai divieti già in vigore per i veicoli a due tempi Euro 0 e Euro 1, oltre a quelli a gasolio fino a Euro 1.
La nuova misura coinvolge dunque una porzione rilevante del parco circolante cittadino, che sarà chiamato a rinnovarsi con mezzi meno inquinanti, preferibilmente elettrici o almeno Euro 4 o superiori, dato che se le vetture risultano essere datate, il parco circolante delle due ruote in Italia non sta meglio.
Divieto di circolazione
Questo piano a lungo termine punta a ridurre progressivamente l’impatto ambientale del traffico urbano, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità della città e a mantenere basse le emissioni. Le restrizioni riguarderanno in particolare motocicli, ciclomotori e quadricicli leggeri ritenuti inquinanti. Dal 1 ottobre 2025 a Milano, nella capitale del design, non potranno più circolare all’interno dell’Area B e dell’Area C i veicoli a due tempi Euro 2 e Euro 3, i veicoli a gasolio Euro 2 e i veicoli a quattro tempi a benzina Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, ecco il nuovo giro di vite per i mezzi a due ruote.
Il Comune di Milano ha motivato lo slittamento delle restrizioni con una serie di considerazioni pratiche. Il contesto economico attuale, risulta essere ancora provato dalle conseguenze della pandemia ed ha reso difficile per molti cittadini e famiglie sostenere la spesa per l’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto urbano.
Moto fuorilegge
A questo si aggiungono le difficoltà riscontrate sul fronte dell’offerta: la produzione e la disponibilità di veicoli a basso impatto ambientale, come ad esempio le nuove moto elettriche, non ha ancora raggiunto un livello tale da garantire prezzi accessibili e una distribuzione capillare, inoltre i tempi di consegna sono spesso molto lunghi. Come prevedibile da molti, l’annuncio delle nuove restrizioni non è stato accolto positivamente da tutti, anzi, sono molte le lamentele. Diversi comitati cittadini, infatti, hanno espresso forte contrarietà al provvedimento.
Il timore principale è che questa misura possa penalizzare economicamente chi usa lo scooter o la moto come unico mezzo per spostarsi, soprattutto per ragioni lavorative e di vita. Per cercare di bloccare le nuove regole che non piacciono, è stata avviata una raccolta firme con l’obiettivo di organizzare un referendum abrogativo. In poche settimane sono state raccolte oltre 1.700 firme, con l’obiettivo di raggiungere almeno 15.000 adesioni, soglia necessaria per presentare la proposta al Comune.