Ufficiale, vietate le targhe auto: se ti trovano queste lettere, scatta la multa sanguinaria e ti ritirano il mezzo

Sono serissimi i rischi in cui incorre chi si rende responsabile di questa infrazione: non solo multe ma sanzioni pesantissime.

Non sono pochi i casi “automobilistici” che la cronaca sia locale che nazionale porta alla luce, sotto i suoi riflettori. Casi e vicende curiose che diventano esemplificazioni di gravi infrazioni del Codice della Strada.

Alcuni di questi riguardano un elemento fondamentale delle auto e dei veicoli in genarle. Potremmo definirla come la carta d’identità, ciò che identifica la sua storia e il proprietario, assolutamente in modo univoco: la targa.

Essa è un la certificazione giuridica che l’immatricolazione è avvenuta. Un argomento che trova la sua regolamentazione all’interno del Codice della Strada, all’articolo 100.

Non rispettare tali norme significa rendersi responsabili di gravi violazioni e incorrere in una serie di conseguenze, tra cui multe sanguinarie e sanzioni pesantissime che potrebbero addirittura varcare la soglia del penale e concludersi nel peggiore dei modi, con la reclusione.

Targhe auto: se ti trovano queste lettere, sei nei guai

Se al posto di blocco, durante un consueto controllo, trovassero il conducente alla guida di un veicolo con quelle che sono delle lettere differenti da quelle registrate, le conseguenze sarebbero immediate: non è raro che qualche furbetto abbia trovato il modo di modificare le lettere della targa, di solito non per scopi leciti. Lo fanno per esempio con dello scotch, rendono quella che era una “B” una “D”e così via.

Le multe sono più che salate, da 2.046 a 8.186 euro, per chiunque circoli con un veicolo riportante targa falsa o contraffatta, a cui si aggiunge la possibilità di fermo amministrativo e in caso di recidiva confisca del veicolo. Per chi lo facesse in modo inconsapevole, la norma, dopo vari accertamenti, prevede una depenalizzazione. Cosa diversa per chi volontariamente mette in atto la manomissione.

Un’infrazione grave: multe, ritiro del mezzo e non solo

Sempre l’articolo 100 del CdS, al comma 14, dispone conseguenze ai sensi degli articoli 477 e 482 del Codice Penale: il reato è quello di falso materiale commesso dal privato in certificati o autorizzazioni amministrative. Il rischio è quello della reclusione da quattro mesi a due anni. Purtroppo di infrazioni del genere ne capitano di numerose, segno di una problematica a cui forse nemmeno la severità di certe sanzioni fa da deterrente.

Il fatto che le targhe siano oggetto di manomissioni e alterazioni, e che lo siano facilmente, pone interrogativi sulla vulnerabilità del sistema che le riguarda. È davvero così facile manomettere una targa? Ma soprattutto, i controlli sono sempre così efficaci? Di sicuro con il passare degli anni serviranno norme sempre più stringenti e sistemi di controllo e registrazione delle targhe più sicuri e tecnologici.