Guidi e non hai il FAP? Allora fai FLOP I Bastosta colossale: 1700 euro e devi parare a Luglio, vacanze rovinate, devi disdire il mare per la multa

Manutenzione FAP (Depositphotos)-solomotori.it
Da poco tempo la rimozione del FAP rappresenta un rischio non calcolato, ecco cosa succede e cosa si rischia se si fa una determinata azione in merito.
Nel mondo dell’automotive, le tentazioni di modificare il proprio veicolo sono molteplici, spesso spinte dal desiderio di ottimizzare le prestazioni o ridurre i costi di manutenzione per un’ottica futura.
Negli ultimi tempi, si è registrato un aumento delle richieste per una pratica specifica e non sempre ottimale. Parliamo dell’eliminazione del Filtro Antiparticolato, o FAP.
Sebbene possa sembrare una soluzione allettante per alcuni, è fondamentale sapere che questa scelta nasconde rischi seri e conseguenze legali tutt’altro che trascurabili e dai risvolti a tratti tragici.
Molti automobilisti si sentono frustrati dalla necessità di una manutenzione periodica del FAP e dai costi che questo comporta, oppure lamentano una percepita riduzione delle prestazioni del veicolo in maniera considerevole.
Arriva la batosta
Queste motivazioni, sebbene comprensibili da un punto di vista individuale, non giustificano in alcun modo una modifica che va contro la normativa vigente. La decisione di togliere il filtro antiparticolato dall’auto, spesso suggerita da meccanici poco scrupolosi che cercano di accontentare il cliente, questo però ignora completamente le implicazioni legali e ambientali. È cruciale che i proprietari di veicoli siano consapevoli delle gravi sanzioni che tale scelta può comportare, sia a livello amministrativo che penale non indifferente.
La volontà di eliminare il FAP nasce dal desiderio di evitare la manutenzione periodica e i relativi costi, oltre alla percezione di una riduzione delle prestazioni del veicolo.In lanci casi sono gli stessi meccanici a suggerire questa modifica, ma ciò che molti automobilisti non sanno è che tale pratica è severamente perseguita dalla legge, con sanzioni amministrative e procedimenti penali e rilevanti.
Addio vacanze
La funzione principale del FAP è quella di limitare le emissioni inquinanti, trattenendo le polveri sottili prodotte dalla combustione del diesel. Parliamo di un componente cruciale per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e per la tutela della salute pubblica. Toglierlo vuol dire causare un aumento significativo delle emissioni nocive, con conseguenze dirette sull’ambiente e sulla salute di tutti.
Le sanzioni per chi rimuove il FAP sono severe. Innanzitutto, è prevista una multa che va da 422 a 1.697 euro, accompagnata dal ritiro del libretto di circolazione dell’auto. Non solo: il proprietario sarà anche obbligato a ripristinare il FAP, sostenendo ulteriori costi per la reinstallazione del componente e l’eventuale riomologazione del veicolo stesso. A queste sanzioni amministrative, si può aggiungere una denuncia penale. L’articolo 78 del Codice della Strada vieta di circolare con veicoli che hanno subito modifiche non previste dal libretto di circolazione o dal certificato di omologazione, questo articolo prevede un reato con possibile reclusione da due a sei anni e una multa che può variare da 10.000 a 100.000 euro.