ABROGATI I 130 km/h in AUTOSTRADA: ufficiale, costretti a andare pianissimo I Altro che correre, se ti beccano ci lasci l’intero stipendio

ABROGATI I 130 km/h in AUTOSTRADA: ufficiale, costretti a andare pianissimo I Altro che correre, se ti beccano ci lasci l’intero stipendio

Autostrada (Depositphotos)-solomotori.it

Autostrada
Autostrada (Depositphotos)-solomotori.it

Sono anni che vige il limite di 130 km/h in autostrada, ma ora conviene stare attenti se non si vuole commettere un’infrazione nuova.

Correva l’anno 1977 quando in Italia si decise di mettere a 130 km/h il limite di velocità sulle autostrade, una soglia che all’epoca sembrava già modernissima rispetto agli standard europei di allora.

Da quel momento la questione non ha mai smesso di far discutere: tra chi la ritiene troppo alta per la sicurezza e chi, invece, la considera troppo bassa rispetto alle potenzialità delle auto di oggi.

In un secondo momento è arrivato Salvini con la sua proposta di portare il limite a 150 km/h sui tratti più moderni, dotati di Tutor e tre corsie per senso di marcia, riaccese un dibattito che sembrava tale da decenni.

Una promessa che fece parecchio rumore, ma che si è scontrata con i timori su inquinamento, sicurezza e costi di adeguamento delle infrastrutture.

Abrogati i 130

In questi anni si è guardato oltre confine, l’ispirazione dall’Europa, poichè è inutile negarlo, è caduto sulle Autobahn tedesche, dove l’assenza di un limite fisso ha alimentato il mito della velocità libera, ma anche su Paesi come la Polonia, che hanno spinto fino a 140 km/h senza troppi timori. Ecco quindi l’idea di modernizzare le nostre regole, puntando su auto sempre più sicure e su sistemi elettronici che, sulla carta, dovrebbero scongiurare rischi anche a velocità più elevate.

L’Europa non è tutta uguale, e ciò che funziona altrove potrebbe trasformarsi in un boomerang sulle nostre autostrade, già messe a dura prova da traffico, cantieri, asfalti non proprio impeccabili e comportamenti di guida spesso discutibili.

Autostrada (Pixabay)-solomotori.it

Ci lasci lo stipendio

Basti pensare alla Spagna, un Paese che, a differenza della Germania, non vede l’aumento dei limiti di velocità come un’opportunità, ma come una minaccia. Non è un caso se nel corso degli anni, complici tassi di incidentalità elevati, si è guadagnata uno dei limiti autostradali più bassi d’Europa. Sulle autopistas spagnole, infatti, le automobili e le moto non possono andare oltre i 120 km/h, i furgoni e i mezzi pesanti si fermano a 90–100 km/h, mentre autobus e veicoli trainanti rimorchi sono costretti a rispettare soglie ancora più restrittive, con limiti che possono scendere anche a 80 km/h a seconda del carico e del tipo di strada.

Nel 2011, addirittura, la Spagna decise di tagliare temporaneamente il limite autostradale a 110 km/h, per ragioni di risparmio energetico legate alla crisi del petrolio. Un provvedimento rientrato in pochi mesi, ma che la dice lunga sulla sensibilità del Paese verso il rapporto tra velocità, consumi e sicurezza.