Stellantis continua a perdere: stop di un anno per una fabbrica a Termoli | Operai disperati

Stellantis- fonte x- solomotori.it
Continua il periodo nero su Stellantis, che continua a perdere in termini di produzione: una fabbrica di Termoli si ferma per un anno. Gli operai sono sull’orlo della disperazione.
Le fabbriche automobilistiche stanno attraversando una fase di riduzione della produzione che comporta difficoltà significative sia per le aziende sia per i lavoratori. Il calo della domanda di veicoli tradizionali, legato a cambiamenti tecnologici e normativi, ha ridotto i volumi produttivi, portando a un progressivo ridimensionamento delle linee di assemblaggio. Le conseguenze si riflettono direttamente sull’occupazione: turni ridotti, contratti temporanei non rinnovati e, in alcuni casi, licenziamenti collettivi.
La transizione verso l’elettrico rappresenta un ulteriore fattore di pressione. I motori elettrici richiedono un numero inferiore di componenti rispetto a quelli a combustione, riducendo la necessità di manodopera nelle catene di montaggio. Di conseguenza, molte competenze acquisite negli anni rischiano di diventare obsolete, mentre le nuove professionalità richieste non sempre coincidono con quelle disponibili all’interno della forza lavoro esistente.
Le difficoltà si manifestano anche a livello sociale. Le fabbriche automobilistiche spesso costituiscono il fulcro economico di interi territori: la loro contrazione genera effetti a catena su fornitori, servizi e comunità locali. Le incertezze occupazionali creano tensioni e insicurezza tra gli operai, con ripercussioni sul benessere delle famiglie.
Ancora problemi per Stellantis
Una delle aziende che sta avendo maggiori problemi in tal senso nel corso degli ultimi tempi è senza dubbio Stellantis. Diverse fabbriche infatti hanno ridotto la produzione e, di conseguenza, hanno creato grossi problemi agli operai.
Proprio negli ultimi giorni una nuova brutta notizia in tal senso è arrivata. Una fabbrica di Termoli infatti si fermerà per un anno, e ha mandato nella disperazione più totale i lavoratori.
Si fermano più di 1800 lavoratori
Lo stabilimento molisano dunque farà fermare la bellezza di 1823 lavoratori dall’1 settembre di quest’anno, fino appunto alla stessa data del 2026. Questi operai quanto meno potranno contare su un contratto di solidarietà, che consentirà loro di ”mangiare”.
Allo stesso modo però i sindacati stanno facendo pressioni sull’azienda, richiedendo nuovi investimenti per far tornare i lavoratori all’opera. Staremo a vedere come andranno le cose.