Automotive al collasso in Europa: il ministro delle imprese e del Made in Italy non ha dubbi | Le sue parole non lasciano scampo

Auto- instagram- solomotori.it
Il ministro Adolfo Urso ha parlato delle grosse difficoltà del settore automobilistico in Europa. Vediamo che cosa ha detto nello specifico.
Nel corso degli ultimi anni la crisi ha colpito sempre più cittadini. Con l’aumento dei prezzi, dovuto alla pandemia da Covid19 e anche ai vari conflitti internazionali, i cittadini si sono trovati in netta difficoltà economica. Gli stipendi poi non sono aumentati, e di conseguenza si è generata una situazione di forte problematica dal punto di vista finanziario.
Ciò è chiaro che ha messo in crisi diversi settori. Ad esempio quello della ristorazione. Per risparmiare infatti la gente, in particolare le famiglie, evita di andare a mangiare fuori. Lo stesso ragionamento lo si può fare per quanto riguarda le vacanze, ormai ridotte all’osso proprio per le medesime ragioni. Un altro settore che ha risentito parecchio di questa crisi è ovviamente quello automobilistico.
Avendo scarsa disponibilità economica infatti la gente tende a evitare di acquistare delle auto, soprattutto se nuove. Per recarsi al lavoro o in qualsiasi altri luogo, si prediligono spostamenti con mezzi pubblici, molto più economici rispetto all’acquisto e al mantenimento di una vettura. Tutto questo ha inevitabilmente messo in crisi il settore, che adesso però rischia di collassare in maniera definitiva, almeno in Europa.
Settore automotive al collasso in Europa
Le cose dunque come abbiamo potuto vedere non vanno molto bene nel settore auto in Europa. A confermarlo sono i numeri sulle vendite e sulla produzione, in costante calo nel corso degli ultimi anni.
Come ulteriore conferma di ciò, di recente sono arrivate le parole del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in sessione pubblica al Consiglio Ue Competitività in corso a Bruxelles.
Le parole di Adolfo Urso
”Il settore dell’auto sta collassando in Europa: ogni giorno si annunciano chiusure di stabilimenti e migliaia, decine di migliaia di licenziamenti nell’intera filiera dell’automotive. E’ fondamentale affrontare con realismo, senza paraocchi ideologici ma con flessibilità e pragmatismo, quello di cui necessita la nostra Europa”.
Queste le dichiarazioni del ministro, riportate da Ansa, che risultano quasi come una condanna. La speranza è che in futuro le cose per il settore automobilistico possano migliorare.