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inversione di marcia, rischi anni di galera: Non farlo mai così

Inversione a tre punti Tir
Un’inversione assolutamente vietata. Ph@Polizia di Stato
L’inversione di marcia è una delle manovre più pericolose che si possano compiere in strada. In quanto, per una piccola distrazione, mette a repentaglio la nostra incolumità e quella degli altri utenti della strada.

Secondo la normativa attualmente in vigore, in sede di esame di guida patente, il candidato deve dimostrare di saper eseguire la manovra d’inversione ricorrendo sia alla marcia in avanti sia alla retromarcia; quindi non con una sola manovra, anche se vi sia spazio sufficiente. Si tratta quindi di una manovra indispensabile per ottenere la licenza di guida, ma questo non significa che se ne può abusare o che si possa eseguire ogni qual volta ne avessimo la necessità. Ci sono circostanze ben precise in cui è possibile, in quando è una delle manovre più rischiose che si possono fare alla guida.

Inversione a U

Innanzitutto, ci sono due tipi di inversione di marcia: Inversione a U e Inversione a tre tempi. L’inversione a U è la più semplice. Si esegue invertendo il senso di marcia dell’automobile compiendo un percorso ‘a U’, senza interruzioni. È possibile eseguire questa inversione solo quando la carreggiata è sufficientemente ampia da consentire la manovra.

Quando la carreggiata non è sufficientemente larga per compiere l’inversione a U, allora è bisogna compiere un’inversione a tre tempi. Come dice il nome stesso, questa si esegue in diverse manovre poiché la carreggiate non consente un giro completo. Quindi è forse ancor più pericolosa perché per qualche istante l’auto sarà ferma in orizzontale occupando una o due sensi di marcia, e qualora sopraggiungesse un veicolo ad alta velocità, non avremmo come evitare l’impatto.

Il conducente che intende effettuare l’inversione di marcia del veicolo deve per prima cosa verificare di non trovarsi in condizioni che impediscano di compierla (traffico intenso e continuo, strada a senso unico, linea di mezzeria continua, visibilità fortemente compromessa) e soprattutto di non creare pericolo o intralcio agli altri automobilisti. Se tutto è a posto, la prima cosa da fare (necessaria) è di attivare l’indicatore di direzione (che dovrà rimanere in funzione durante la totalità della manovra) e dare altresì la precedenza a tutti i veicoli che stanno transitando, anche se a buona distanza.

Quando è vietato fare inversione di marcia

Ci sono però dei casi in cui è fortemente vietato fare inversione di marcia, e se ci beccano a farla in queste circostanze la sanzione è parecchio pesante. Oltretutto si rischia di creare danni a noi stessi o agli altri veicoli e motoveicoli, nonché alle persone che vi sono all’interno.

L’inversione di marcia non è permessa in questi casi:

  • quando la linea di mezzeria è continua
  • in tutti i casi in cui c’è scarsa visibilità
  • in prossimità o in corrispondenza di curve
  • su strade a senso unico
  • in prossimità o in corrispondenza degli incroci
  • in prossimità o in corrispondenza di dossi
  • in autostrada

Sfatando poi qualche falso mito, non è assolutamente vero che si possa eseguire solamente su strade larghe, e non è vero nemmeno che non si possa eseguire in strade sprovviste di segnaletica orizzontale o qualora la linea di margine fosse continua.

Le sanzioni che si rischiano con l’inversione di marcia vietata

L’inversione di marcia deve essere immancabilmente eseguita nelle circostanze esposte sopra. Diversamente, le conseguenze possono essere molto gravi. Oltre a poter provocare un grave incidente, possiamo essere sanzionati se colti in flagranza da alcuni agenti, oppure da filmati delle telecamere di sorveglianza nel caso di un monitoraggio attivo o di una revisione per sinistro o altri motivi. Proprio qualche giorno fa vi abbiamo parlato di un caso di inversione a U in autostrada ripreso dalle telecamere. Il conducente l’ha pagata cara.

Secondo l’articolo 154 del Cds, in base alla gravità dell’infrazione, la sanzione amministrative prevede una multa che va dai 2000 euro fino alla cifra killer di 8000 euro. Inoltre, è sono sempre annesse le sanzioni accessorie: decurtazione di 10 punti della patente, ritiro della patente e fermo del veicolo. Se si è neopatentati sappiamo bene che i punti decurtati raddoppiano, quindi si perderanno istantaneamente tutti i punti della patente.