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Biciclette, arriva il nuovo divieto: non potrai più farlo: la multa è una mazzata | vita difficile per i ciclisti

I l nostro paese  negli ultimi anni si è allineato ad altre nazioni per quanto riguarda l’incentivazione dell’uso delle biciclette nelle aree urbane. Con l’obbiettivo di portare nelle città una mobilità più sostenibile, queste direttive comprendono anche aggiornamenti ad una serie di comportamenti che fino ad ora sono stati considerati legali, vediamoli insieme…

Con l’ondata green che ha investito praticamente ogni aspetto della nostra vita, ci stiamo sempre più abituando a considerare mezzi di trasporto alternativi rispetto alla classica auto. Con le città che diventato sempre meno vivibili dal punto di vista del traffico e dei parcheggi, e con le numerose limitazioni alla circolazione come quelle introdotte in Lombardia, scegliere una bici o mezzi di trasporto pubblici non è poi una cosi cattiva idea.

Negli ultimi due anni proprio a questo proposito abbiamo visto una diffusione incredibile di ogni tipo di mezzo, aiutata dall’introduzione di bonus appositi per l’acquisto di biciclette e monopattini elettrici. Il bonus ha permesso a molte persone di vedersi sostenute le spese per questi mezzi che in molti casi superano le migliaia di euro.

In secondo luogo con questa vera e propria invasione di mezzi “non convenzionali”, le autorità in molti casi si sono trovate in difficoltà a far rispettare il codice della strada. Per mesi le cronache nazionali si sono riempite di incidenti causati dall’uso improprio di questi veicoli, e molto spesso la legge non aiutava per niente a fare chiarezza su alcuni episodi.

Sanzioni per le bici elettriche, quali sono le novità?

Con l’aggiornamento delle norme contenute all’interno dell’articolo 50 del codice della strada, adesso le sanzioni sono più chiare ed applicabili per le autorità che ora hanno a disposizione una struttura normativa adattata a queste nuove tipologie di veicoli. Nello specifico queste sanzioni andranno a colpire chi opera modifiche illegali al motore ma non solo…

Riportando direttamente il testo contenuto nel nuovo articolo 50 leggiamo che «chiunque fabbrica, produce, pone in commercio o vende velocipedi a pedalata assistita che sviluppino una velocità superiore a quella prevista dal comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.084 a euro 4.339. Alla sanzione da euro 845 ad euro 3.382 è soggetto chi effettua sui velocipedi a pedalata assistita modifiche idonee ad aumentare la potenza nominale continua massima del motore ausiliario elettrico o la velocità oltre i limiti previsti dal comma 1».

Anche se questa parte della norma colpisce solo produttori e distributori, anche i ciclisti sono interessati dalle nuove normative che infatti specificano che  una e-bike truccata va considerata come un ciclomotore  e quindi dovrebbe essere targata e assicurata. Sommando le sanzioni in cui si incorrerebbe se trovati dalle forze dell’ordine a bordo di questo tipo di veicoli, le cifre arrivano alle migliaia di euro.