Stop di tutte le auto benzina e Diesel, c’è la data: è un disastro totale per tutti gli automobilisti
Non è un buon momento per comprare un’auto. I periodi di transizione dei sistemi di alimentazione delle auto non lo sono mai. Certamente i tempi non sono ancora maturi per possedere un’auto esclusivamente elettrica e quindi a emissioni zero, soprattutto per chi ha necessità di fare grossi spostamenti con cadenza regolare.
Le auto elettriche stanno raggiungendo autonomie sempre maggiori, ma il problema resta sempre l’infrastruttura di rete per la ricarica. Le colonnine di ricarica veloce ci mettono più meno mezz’ora per una carica completa, ancora troppo, ma il vero problema è che alcune zone (soprattutto quelle rurali e del centro-sud) sono praticamente scoperte.
Ne consegue che al momento le auto full elettric sono adatte solo all’utilizzo in città, ma è indubbio che da qualche parte la transizione si deve avviare e infatti per gli early buyer ci sono forti incentivi, sia per l’acquisto di un nuovo veicolo elettrico che per la rottamazione di veicoli inquinanti.
Stop alle auto a benzina e diesel: arriva l’accordo europeo sulla tempistica della transizione
Dopo diversi passi netti e passi falsi, e anche qualche marcia indietro, adesso ‘accordo sarebbe stato raggiunto poche ore fa tra Eurocamera, Consiglio europeo e Commissione e apre una serie di tappe con restrizioni crescenti alle emissioni.
L’accordo raggiunto su uno dei capisaldi del Fit for 55 lascia aperto il dibattito sulla questione occupazionale, centrale per risolvere uno dei punti nevralgici insiti nell’addio a questo tipo di veicoli.
Nel corso del suo intervento, come riportato riportato Ansa.it, Canfin ha sottolineato l’avvio di un processo per un Fondo di transizione rivolto ai dipendenti del settore. La transizione si baserà su delle fasi intermedie che renderanno la vita più semplice alla piccola produzione.

L’Europa raggiunge dunque un accordo sullo stop alle auto a benzina e diesel: la svolta scatterà entro il 2035. Questa fatidica data sancirà l’addio definitivo alla vendita di veicoli a combustione interna di nuova produzione e si tratta di “una decisione storica“, stando alle parole del presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo.
Le fasi della transizione nel cronoprogramma
Come detto in apertura, gli automobilisti non devono temere rivoluzioni drastiche, visto che sono stati stabiliti diversi passaggi incrementali prima di arrivare allo stop totale della produzione di veicoli a benzina e diesel, passaggi di mezzo che nell’ottica del progetto, garantirebbero alla gente di abituarsi alla rivoluzione e offrire un approccio morbido al cambiamento epocale dei motori, che sin dalla loro invenzione sono sempre stati endotermici.
Entro il 2030, riporta come riporta ANSA, i costruttori saranno vincolati dall’obbligo di ridurre le emissioni di CO2 delle nuove auto immesse sul mercato del 55%, quelle dei nuovi veicoli commerciali del 50%.
Discorso a parte per i piccoli costruttori che, saranno maggiormente tutelati grazie all’emendamento della Motor Valley, con la deroga già concessa dalla Plenaria con il permesso, fino al 2035, di continuare a produrre auto tradizionali.
Second il Consiglio Ue, si suppone che il sistema di incentivi sarà mantenuto per i veicoli a basse o zero emissioni fino al 2030.