Quando si guida un mezzo di trasporto nelle strade pubbliche bisogna sempre avere tutta la documentazione necessaria ma non solo. Questa deve essere sempre in regola e in corso di validità. Documenti contraffatti, scaduti o mancanti possono crearci parecchi guai. Non solo multe, ma anche il sequestro del libretto o persino la confisca del veicolo. Oggi ci occupiamo di uno di questi casi, che capita molto di frequente tra gli automobilisti italiani.
Al giorno d’oggi, possedere un’auto è molto più costoso che mai. L’acquisto di un veicolo, nuovo o usato, è solo l’inizio della spesa e da quel momento è facile che si sborsi una somma pari nell’arco di pochi anni. Infatti, tra immatricolazione, assicurazione di responsabilità civile, tassa di circolazione, rifornimento di carburante, manutenzione ordinaria e straordinaria, bollo e revisione ministeriale, i soldi che se ne vanno sono a palate.
Se si inseriscono queste enormi spese nell’attuale contesto economico, in cui il costo della vita e le bollette sono in alcuni casi triplicati e le famiglie se prima faticavano ad arrivare a fine mese ora non ci arrivano completamente, e molte persone hanno perso il lavoro per colpa di licenziamenti e chiusura di aziende, spesso non c’è altra scelta che indebitarsi o scegliere di tagliare delle spese che non dovrebbero essere sacrificabili in tempi normali.
Una di queste spese pesanti a saltare in queste situazioni è il rinnovo della polizza RC, che a seconda del tipo di vettura, della classe di merito e della zona di residenza, può arrivare a costare più di 1000 euro l’anno. E così si sceglie, magari non troppo consapevolmente, di ritardare il rinnovo, fino a quando questo ritardo diventa un non rinnovo. Una mossa rischiosissima oltre che vietata dal CdS. Si può certamente guidare piano stando attentissimi a non commettere sinistri, ma a può anche accadere un sinistro con concorso di colpa o di perdere il controllo dell’auto per un guasto meccanico o elettrico, e andare a commettere danni a oggetti e persone. Inoltre, in caso di danni, la compagnia non ci tutelerà.
Sta scritto nel CdS che per circolare con un veicolo a motore bisogna essere coperti da una polizza RC valida, precisamente nell’Articolo 193. Lo stesso articolo disciplina anche le sanzioni per chiunque venga trovato sprovvisto di copertura assicurativa (o scaduta): si rischia una multa da 866 a 3.464€ già semplicemente con un controllo senza sinistri. Verrà anche disposto il fermo del veicolo e la sua rimozione, con trasporto in un luogo non adibito al traffico (parcheggiare l’auto nella pubblica via non è sufficiente).
A questo punto già la frittata è bella che fatta, sempre se non commettiamo sinistri. In quel caso le spese da coprire potrebbero veramente rovinare la vita dell’intera famiglia, specialmente in caso di danni a infrastrutture, altri veicoli o lesioni a persone: i risarcimenti potrebbero arrivare alla cifra di milioni di euro. Ma anche così, abbiamo superato nella maggior parte dei casi l’importo di una o più annualità della polizza e capito che non conviene fare i furbi. Inoltre, in caso di recidiva nel biennio, il veicolo sarà trattenuto amministrativamente per una durata non inferiore a 45 giorni, e non sbloccato fino al rinnovo di una polizza almeno semestrale, e c’è anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida sarà confiscata per uno o due mesi.
Una volta ricevute le sanzioni (e imparata la lezione), si possono comunque contenere i danni, dimezzando l’importo della multa se quest’ultima viene pagata entro quindici giorno dalla stesura del verbale, oppure se si esegue la rottamazione del veicolo sottoposto a fermo entro 30 giorni.
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