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Multe stradali, così i cittadini sono costretti a pagare di più I E per evitarlo i Comuni sono al sicuro dalle contestazioni

È diventato ormai frequente sentire parlare di aumenti sia in tv che sui giornali. Infatti proprio questo 2022 che sta per concludersi è stata una delle annate peggiori per l’economia italiana da almeno 30 anni. Infatti proprio mentre uscivamo pandemia, la situazione internazionale si è complicata gettandoci in un altro periodo di difficoltà. Gli aumenti che in primo luogo hanno riguardato l’energia e i carburanti adesso si sono diffusi anche in altri settori…

Dopo un 2022 assolutamente da dimenticare un po’ tutti speravamo di esserci lasciati alle spalle i momenti peggiori. Tuttavia la recente guerra scatenata dal dittatore russo Putin in Ucraina, ha messo in difficoltà l’intera eurozona con aumenti nei costi delle materie prime che si sono subito riversati sui beni che consumiamo tutti i giorni.

Come sappiamo la componente più colpita da aumenti senza freni è stata quella energetica, dimostrando come il nostro paese insieme a quelli della UE erano molto dipendenti dal gas russo. Il passaggio a fonti alternative di energia è un dibattito ancora aperto in Europa e fino ad ora non ha prodotto delle diminuzioni sensibili nei prezzi delle fonti di energia.

Per questo la situazione dei prezzi si è riversata poi nei mesi scorsi anche su altri beni e servizi ed in questo caso anche le multe proprio all’inizio del 2023 subiranno un ricalcolo dovuto all’inflazione. Le cifre che ci troveremo a pagare l’anno prossimo potrebbero essere molto più alte del passato e gli aumenti non riguardano solo le sanzioni…

Notifica delle multe, le sanzioni schizzano alle stelle

In caso quindi di aumenti e inflazione persistente lo stato predispone infatti un aumento di tutte le sanzioni basandosi chiaramente sulle ultime letture dei prezzi al consumo. Sappiamo a questo proposito che a partire dal primo gennaio del 2023 infatti tutte le sanzioni subiranno il ricalcolo e gli aumenti in alcuni casi potrebbero essere anche del 10%.

Tuttavia questi non sono gli unici aumenti che vedremo l’anno prossimo. Come fa sapere infatti l’Asaps, una delibera AGCOM proprio di recente ha disposto un aumento unilaterale del 7% di tutti i costi legati alle spese di notifica degli atti giudiziari, tra cui quindi anche le multe.

Secondo l’associazione amici sostenitori della polizia stradale, il governo dovrebbe intervenire subito per bloccare tutti gli aumenti. Nello specifico servirebbe una sospensione della suddetta delibera AGCOM e conseguente blocco delle tariffe postali per 2 anni.

Inoltre si chiede introduzione di un sistema di costi fissi per i comuni, riguardo le spese procedurali e un secondo blocco sempre di due anni per gli aumenti delle sanzioni di cui abbiamo parlato poco prima.