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Biciclette, pioggia di multe da 92€ per chi infrange questa regola I Nessuno la rispetta, stanno fermando tutti

Soprattutto nell’ultimo mese è emerso nel dibattito quotidiano il problema della circolazione delle bici. Non è una novità che nel nostro paese questa sia una problematica reale ma alcuni avvenimenti di cronaca hanno portato alla luce una situazione che va sicuramente risolta. L’azione delle forze dell’ordine si è rivolta sia contro i cosiddetti pirati della strada ma anche nei confronti degli stessi ciclisti che a volte non rispettano le più semplici regole di comportamento.

Come sappiamo le norme contenute all’interno del Codice della strada servono a regolare la presenza di tutta una serie di mezzi che possono utilizzare l’infrastruttura stradale. Infatti le carreggiate non sono solo ad ‘uso esclusivo dei veicoli a motore ma con determinati obblighi regolano anche la presenza di mezzi come le biciclette.

È bene ricordare che la circolazione dei velocipedi e quindi di qualsiasi mezzo con propulsione umana, segue uno specifico articolo del Codice della strada, ovvero il 182 che ne chiarisce anche le sanzioni in caso di infrazioni. Oltre questo vi è l’assoluto obbligo per questi mezzi di rispettare tutte le regole e la segnaletica che valgono per le auto, chiaramente con le dovute eccezioni.

L’assenza inoltre sul nostro territorio di una rete di piste ciclabili adeguatamente costruite e funzionante poi pone una serie di interrogativi e critiche sull’interpretazione di determinate norme che chiaramente non tengono conto di una realtà ben diversa da quella su cui intendono operare.

Multe a valanga per i ciclisti

Come dicevamo, l’articolo del CdS dedicato interamente alla circolazione dei velocipedi è il 182. Al suo interno troviamo tutti gli obblighi e divieti per i ciclisti e conoscerli vi farà evitare spiacevoli sanzioni.

Innanzitutto un obbligo spesso criticato è quello di circolare sulle piste ciclabili ove presenti. Le critiche sono chiaramente legate al fatto che spesso queste piste non sono assolutamente sicure per i ciclisti e spesso invece rappresentano dei veri e propri tratti pericolosi per loro soprattutto in città. Questo problema si concretizza poi quando questi ciclisti sono costretti a scarti improvvisi e movimenti a zig zag per evitare ostacoli, mettendo in pericolo loro stessi e anche chi è in auto.

Un’altra norma spesso non rispettata da grandi gruppi di ciclisti è l’obbligo di circolare al di fuori delle aree urbane in fila unica in modo tale da consentire una corretta circolazione di mezzi più veloci. La marcia in doppia fila è invece consentita nei centri urbani o se uno dei ciclisti ha almeno dieci anni in modo tale da consentire ad un genitore di mettersi al suo fianco.

Il non rispettare queste regole potrebbe comportare il pagamento di sanzioni relativamente salate. Sempre nello stesso articolo infatti leggiamo come esse possono oscillare dai 23 ai 92 euro che diventano 38 se l’infrazione viene commessa da mezzi con più persone a bordo.