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Stangata in arrivo per tutti gli automobilisti: da domani scattano i nuovi costi | Italiani disperati

aumenti diffusi in arrivo – solomotori.it

Brutte notizie per milioni di italiani perché sono in arrivo aumenti per tutti gli automobilisti: ecco di che cosa si tratta e in cosa consistono questi rialzi inaspettati e dannosi.

In arrivo una stangata per milioni di automobilisti già alle prese con la crisi: esborsi folli e ripetuti che stanno strozzando cittadini e famiglie presto verranno accompagnati ad altri aumenti. Una situazione che rischia seriamente di far collassare l’intero Paese.

La conferma dello stop degli sconti sulle accise del carburante produrrà, da gennaio 2023, un aumento dei rifornimenti: già questa è una notizia alquanto negativa, in considerazione soprattutto del fatto che molti l’auto la usano per recarsi a lavoro e non possono scegliere.

I primi aumenti interesseranno diesel, benzina e GPL, ma presto è destinato ad espandersi, causa la decisione che pare ormai confermata del Governo di dire addio agli sconti. Il 31 dicembre sarà con buone probabilità l’ultimo giorno in cui le accise saranno scontate, poi si torna come prima.

Ma sono anche altri i settori in cui gli automobilisti dovranno fare i conti con severi e reali aumenti: un elenco destinato forse anche a crescere, intanto vediamo assieme dove ci sarà da pagare di più nell’anno che si appresta a cominciare.

Aumenti automobilisti: ecco cosa costerà di più

Senza più sconti sulle accise, che erano arrivati attorno al 18%, da gennaio come detto ci sarà un aumento innanzitutto dei prezzi sul rifornimento, stimato da Codacons in un preoccupante +9,15 euro per ogni pieno effettuato. A ciò, però, si aggiungono altri esborsi che saranno maggiori rispetto al 2022.

aumento pedaggi 2023 al vaglio – solomotori.it

Previsto infatti anche un rincaro consistente dei pedaggi autostradali: Aiscat, la società che gestisce gli incassi e i pedaggi autostradali, ha comunicato che le società concessionarie del servizio hanno chiesto al Governo di poter aumentare il costo dei passaggi alla sbarra. Al momento, pare che tale richiesta sia ancora al vaglio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il motivo sarebbe la necessità economica di effettuare lavori per la sicurezza stradale e la circolazione su alcune tratte, visto l’aumento delle materie prime dopo la bolla del bonus 110.

Altro capitolo, le multe: il Governo Meloni ha confermato la volontà di congelarle, cioè impedire rincari sugli importi delle nuove sanzioni. Rispetto però al saldo-stralcio che dal 31 marzo vedrà protagoniste le vecchie cartelle sotto i 1.000 euro (periodo 2000-2015), le multe non potranno esser condonate. Occorrerà dunque mettersi nelle mani della Amministrazioni comunali che decideranno di loro sponte di volta in volta.