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3000€ di sanzione, se hai questo dettaglio sulla targa non sei più in regola: il nuovo obbligo

Controlli delle Forze dell'Ordine, occhio alle targhe...
Controlli delle Forze dell’Ordine, occhio alle targhe…

Una multa pesantissima per una violazione che incrocia tre temi molto caldi in Italia: multe, assicurazioni e targhe estere. Ecco di cosa si tratta.

Fatta la legge, trovato l’inganno. Potrebbe essere questo il vero titolo dell’argomento di cui stiamo per parlare, che riguarda molto da vicino anche la questione delle tasse da pagare nel nostro paese. E quando si parla di tasse ecco che spuntano…i furbetti.

Le normative europee hanno recentemente introdotto delle novità per quanto riguarda la guida con targa straniera in Italia, ma la questione è molto ampia: ci sono moltissime zone d’ombra, così come c’è il rischio per chi viene pescato a violare le regole di pagare una multa salatissima.

Facendo un passo indietro ecco quale era la situazione prima di marzo 2022: esisteva infatti un limite di 60 giorni per i residenti in Italia, possessori di auto con targa straniera, oltre il quale scattava poi il divieto di circolazione sul nostro territorio nazionale. Il nostro Governo si è però allineato alle leggi europee modificando gli articoli 93, 94, 132 e 136 del Codice della Strada.

Targhe estere, cosa è cambiato (e per cosa le multe sono salatissime)

Di fatto è cambiato tutto. I cittadini stranieri che richiedono e ottengono la residenza italiana, a partire dal 21 marzo 2022, hanno l’obbligo di immatricolare in Italia le auto di loro proprietà già immatricolate all’estero. Tale obbligo scatta dopo tre mesi dall’ottenimento della residenza e dopo questi 90 giorni le violazioni comportano gravi sanzioni pecuniarie.

Targhe straniere, l'Italia si allinea alle normative europee
Targhe straniere, l’Italia si allinea alle normative europee

La registrazione deve avvenire in particolare al Reve, cioè il Pubblico Registro dei veicoli esteri. Ma ecco le zone d’ombra: nella normativa si fa sempre riferimento al proprietario del veicolo, non all’utilizzatore. E così il dibattito si apre del tutto relativamente ai prestiti, leasing, noleggi e comodati d’uso: sì, perchè in questo caso occorre avere sempre a bordo (oltre al documento di circolazione estero) un altro documento sottoscritto dal proprietario del veicolo che indichi la durata del prestito.

Il problema? Non c’è un limite temporale. E quindi un’auto in comodato d’uso per esempio non è tenuta a pagare il bollo nonostante venga utilizzata quotidianamente sul nostro territorio. In ogni caso le sanzioni per chi viola le disposizioni di circolazione in Italia con targa estera rischia una multa tra 712 e 3588 euro:  si tratta di importi molto importanti, per cui è necessario informarsi molto bene sull’iter da seguire e sulle conseguenze di un possibile comportamento da “furbetti”. L’articolo 93 fa riferimento anche ad un possibile sequestro del mezzo.