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Parcheggio auto, hai sempre pagato ma non dovevi: chiedi subito il rimborso

Parcheggio auto, qualche volta è ipotizzabile un rimborso…

Sapevi che possono sussistere determinate circostanze per le quali puoi richiedere indietro i soldi di un parcheggio? Ecco i dettagli

Parcheggiare, che fatica. Andando o tornando da lavoro, intenti a passare una serata in famiglia o con amici abbiamo un unico compito apparentemente semplice: trovare qualche metro di spazio nel mondo per sistemare la nostra auto vicino casa, lavoro o nei pressi di un locale dove siamo diretti. Tutto questo diventa un lavoro…

La sistemazione dell’auto diventa in realtà un “incastro“, un gioco con la sorte, una sfida all’ultimo parcheggio con qualche fortunato o sfortunato automobilista accanto a noi. E come ben sappiamo non mancano i momenti di nervosismo che spesso sfociano in momenti da dimenticare o addirittura da bollino rosso (di recente abbiamo parlato di coltellate tra conducenti per un parcheggio, notizie veramente pessime).

Una volta cercato il parcheggio…finita lì? Assolutamente no. Bisogna spesso pagare la sosta, trovare un parchimetro funzionante e osservare molto attentamente i cartelli stradali che indicano la tariffa oraria, ma anche eccezioni e divieti. Non sempre, tuttavia, il pagamento del parcheggio è dovuto. Ci sono situazioni in cui possiamo essere rimborsati.

Rimborso per il parcheggio auto, ecco quando

Ci sono almeno due situazioni in cui può essere giusto essere rimborsati per un parcheggio dell’auto: rivalendosi sui gestori dell’area di sosta o per motivi lavorativi. Per quanto riguarda la prima casistica si potrebbe verificare un inadempimento contrattuale da parte del gestore (per esempio relativamente alla custodia del veicolo).

Parcheggio custodito, rimborso legittimo dovessero venire meno le condizioni contrattuali

Dimostrando con una valida documentazione che il veicolo non è stato correttamente custodito verrebbe meno il contratto tra gestore e cliente e potrebbe essere richiesto il rimborso. Come quantificarlo? Innanzitutto bisogna tenere conto del danno subìto dal veicolo e poi del costo del parcheggio stesso (ticket pagato). Servono quindi documenti, prove, fatti, foto, testimonianze nonché perizie: tutto lavoro per i nostri avvocati di fiducia.

Un altro tipo di rimborso legittimo è quello del libero professionista nell’esercizio della sua professione. Vitto, alloggio, spese varie, pedaggi autostradali si accompagnano anche dalla richiesta di rimborso dei parcheggi a pagamento se previsto dal contratto con un cliente. Chiaramente va tutto documentato. E’ possibile, invece, essere rimborsati per un abbonamento ad un parcheggio? Questa è una casistica più particolare, ma alla base c’è il contratto tra le parti con obblighi e diritti. Ad esempio sarebbe lecito chiedere i soldi indietro nel caso di una non fruizione del servizio dovuta a lavori di ristrutturazione del parcheggio.

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