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Specchietti, quella linea ha una funzione fondamentale: serve proprio a questo

Specchietto retrovisore sinistro con linea tratteggiata – solomotori.it

Vi siete mai chiesti a cosa serve quella linea di separazione che si vede su alcuni retrovisori laterali? Sarebbe meglio avere specchietti così

Guidare non è così semplice come si pensa. Districarsi tra il caos del traffico cittadino facendo attenzione a tutti i veicoli a destra, a sinistra e in fase di sorpasso si può rivelare a volte un vero e proprio incubo, specie se al volante ci imbattiamo in automobilisti indisciplinati che rappresentano un pericolo per loro stessi e per gli altri.

L’importanza di osservare bene ogni angolo di manovra, non solo davanti a noi, ma soprattutto dietro e di fianco a noi, ha obbligato i costruttori a installare gli specchietti come dotazione obbligatoria su ogni auto e moto. Un obbligo che solamente negli ultimi 30 anni si è esteso a tutte le categorie di veicoli.

Un tempo infatti, sui veicoli di gamma media o bassa non era nemmeno prevista l’installazione dello specchietto retrovisore alla destra del conducente. A pensarlo ora suona come una follia, eppure diversi anni fa era del tutto normale affidarsi solamente alla visuale offerta dallo specchietto retrovisore centrale e da quello posizionato sulla sinistra del guidatore. Non è raro vedere ancora oggi auto d’epoca con questa caratteristica.

Non ci sono più gli specchietti di una volta, e meno male

Col passare del tempo si è capito che anche lo specchietto retrovisore destro ha una funzione fondamentale durante la guida, perché aiuta a prendere in modo più preciso le misure in fase di parcheggio, a individuare altre auto o motorini che sbucano all’improvviso e superano alla nostra destra, anche se non potrebbero, e a consentire in generale una visione più chiara di tutto quello che succede attorno a noi, evitando il più possibile di lasciare angoli di visuale morti.

Proprio per questo motivo i costruttori hanno perfezionato via via l’utilizzo che possiamo fare degli specchietti aggiungendo loro alcune funzionalità che possono rivelarsi utili a seconda del compito che in quel preciso momento sono chiamati a svolgere. E così l’ottimizzazione del loro utilizzo ha consentito non solo di effettuare manovre di parcheggio sempre più precise (fino all’arrivo di sensori e guida assistita), ma anche a scongiurare incidenti dovuti ad altri mezzi che a volte sembrano sbucare dal nulla.

La visibilità dell’angolo cieco in assenza di specchietto a doppia curvatura – solomotori.it

La linea che delimita la “doppia curvatura”

Se ti sei mai chiesto perché alcuni specchietti retrovisori hanno una linea tratteggiata disegnata sopra, forse in parte abbiamo già risposto alla tua domanda. La linea tratteggiata indica il punto in cui lo specchietto cambia curvatura. Perché dovrebbe farlo? L’obiettivo è delimitare la zona di visibilità del conducente e quindi eliminare gli “angoli morti” che potrebbero oscurare la presenza di alcuni veicoli in fase di sorpasso.

La “doppia curvatura” consente anche una maggiore profondità di campo rispetto agli specchietti tradizionali. Ciò significa che non solo evita il punto cieco, ma consente di utilizzare una parte dello specchietto per effettuare manovre di parcheggio in modo molto preciso perché ingrandisce le immagini vicine, ma se spostiamo lo sguardo al di qua della linea lascia inalterate le immagini lontane – come le auto dietro di noi in autostrada – che sono così rappresentate in modo realistico.