L’industria dell’automotive è un’altalena di grandiosi successi e fallimenti più o meno cataclismatici. Scopriamo le auto più diffuse sul mercato, che in realtà non andrebbero comprate

La storia dell’automobile accoglie un folto numero di modelli tristemente famosi per i loro immancabili e fin troppo palesi difetti ancor più delle caratteristiche e delle qualità: miti, perché di miti si tratta, passati alla storia unicamente per la propria mediocrità.

Oggigiorno, le aspettative che si ripongono in un’auto sono molto elevate: una macchina deve avere tutti gli optional al posto giusto, un’auto deve costare poco ed essere economica nella gestione, sicura, confortevole, efficiente e, in aggiunta a tutto questo, anche affidabile.

A questo livello di esigenza si è arrivati solo con gli anni. Prima degli anni ’60 questa sensibilità non era ancora sviluppata e non veniva molto curato l’aspetto dell’efficienza a tutti i costi.

La Toyota è la casa che ha dato più problemi ai propri acquirenti, solo nel 2014 i giapponesi hanno ritirato 6,39 milioni di auto in tutto il mondo. Nella sola Europa le auto sono state 810 mila, e di queste 200 mila in Italia. Da qui in avanti la lista con il susseguirsi di auto difettose che sono state richiamate dalla casa madre per sopperire alle mancanze e a sistemare i difetti è lunga.

Le auto più difettose sul mercato

La Ford presentò nel 1990 la Ford Explorer, come un’auto che avrebbe veduto molto, oltre che alla sua affidabilità. La Ford investì tantissimo per questa vettura, peccato però che aveva due problemi enormi. L’auto si ribaltava facilmente, e le gomme si staccavano con molta semplicità.Un altro progetto fallimentare della Ford fu, la Ford Pinto. L’errore della macchina, stava nel dove avevano posizionato il serbatoio del carburante, che per questo rischiava di esplodere e per questo è stata ritirata dal mercato.

Le macchine difettose non provengono solo dagli Stati Uniti d’America, anche il vecchio continente ha le sue beghe. L’Audi negli anni ’80, produsse la Audi 200. La macchina aveva un problema con il tappetino del lato guidatore, che aderiva verso il pedale dell’acceleratore, bloccandolo. Sempre dalla Germania proviene la Volkswagen Beetle, anno di produzione 1972. La vettura è rimasta celebre, perché si staccava da solo il tergicristallo.

Anche l’Italia ha delle vetture che è meglio cancellare dal mondo delle auto. Parliamo dell’Alfa Romeo Alfasud e della Lancia Beta. Per entrambe il disastro era legato alla ruggine della carrozzeria e alla soffrerenza ai cambiamenti atmosferici e per questo furono ritirate dal mercato.