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Frizione, tutti pensano sia eterna ma non è così: devi cambiarla in questo preciso momento

Disco della frizione – solomotori.it

La frizione è uno dei meccanismi di trazione più complessi e allo stesso tempo fondamentali dell’auto. Vediamo quando è tempo di cambiarla

Anche se può costare tempo e denaro, la manutenzione dell’auto è una pratica indispensabile per garantire un buon funzionamento nel tempo del veicolo. Come ogni cosa, anche i componenti meccanici sono soggetti a usura, specialmente se si utilizza l’auto soprattutto in città.

Rimandare l’appuntamento con il tagliando o ignorare alcune problematiche evidenti che il veicolo presenta non è mai una buona idea, in quanto il logoramento delle parti meccaniche è sempre un processo irreversibile: può andare solo a peggiore.

E se questo succede si innescano una serie di problematiche che vanno ben oltre le spese di manutenzione. Motivo per cui dovremmo prendere l’abitudine di mettere in agenda più spesso e in modo sistematico gli appuntamenti dal meccanico per un check-up completo delle parti più a rischio. Componenti che, se troppo usurati, finiscono talvolta per cedere quando meno ce lo aspettiamo, creando seri problemi di sicurezza.

Segnali di cedimento

Uno dei meccanismi che svolge un ruolo di primaria importanza durante la guida è la frizione. I guasti alla frizione sono tra i più comuni a causa delle continue sollecitazioni a cui è sottoposto questo sistema che funziona da anello di congiunzione tra il motore e le ruote, consentendo di inviare la potenza erogata agli organi meccanici deputati al movimento del veicolo. Una frizione usurata lancia sempre alcuni inconfondibili segnali prima di lasciarci completamente a terra. Cerchiamo di non sottovalutarli.

Il primo e più evidente è quello legato al cambio. Se iniziamo a notare difficoltà nell’ingranare le marce o a sentire uno scatto o un rumore strano nel momento in cui proviamo a cambiare marcia, potrebbe essere un segnale inequivocabile che la frizione non sta più lavorando come dovrebbe. Si danno casi in cui è possibile avvertire un vero e proprio “scivolamento della frizione”. Se notiamo, ad esempio, che il motore gira a regime elevato ma la velocità dell’auto non aumenta proporzionalmente, ciò con molte probabilità indica un problema di slittamento della frizione. In questo caso il guasto potrebbe essere anche accompagnato dal tipico odore di bruciato proveniente dall’area del cambio.

Processo di sostituzione della frizione – solomotori.it

Quando è consigliabile la sostituzione

Il segnale di un cattivo funzionamento della frizione è evidente inoltre se il punto di “stacco” che siamo soliti sentire col pedale è cambiato. Potremmo avvertire un pedale più duro del normale, o notare che rimane a fondo corsa e fatica a muoversi come invece dovrebbe. A questi primi sintomi di malfunzionamento è bene prestare sempre attenzione poiché si tratta segnali sospetti di problemi alla frizione. In quel caso il fai da te è sconsigliato, meglio rivolgersi a un meccanico per una diagnosi accurata.

Prima di arrivare a chiedere l’intervento di un meccanico, quando ormai la situazione è già compromessa e si necessita quindi la sostituzione del pezzo, sarebbe meglio controllare lo stato della frizione più di frequente e cercare di prolungare il più possibile il suo ciclo di utilizzo. Anche per la frizione però arriva un momento in cui è necessaria la sostituzione. Tutto dipende un po’ dallo stile di guida, dai chilometri percorsi e dal tipo di utilizzo, se in ciclo urbano o extraurbano. Si tenga presente che se siamo soliti utilizzare l’auto ogni giorno prevalentemente in città, la frizione non durerà più di 70-80.000 km. Se invece l’auto è utilizzata più in autostrada, si può tranquillamente aspettare fino ai 150.000 km prima che dia segnali di cedimento.