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Patente, in questo caso puoi chiedere la revisione: incredibile ma vero 

In caso di richiesta di revisione tecnica si dovrà sostenere l’esame teorico e pratico – solomotori.it

Si tratta di una procedura poco ordinaria, ma prevista dal regolamento. Anche la nostra patente puó sottoporsi a revisione

Siamo abituati ad associare la “revisione” solo all’ispezione tecnica del veicolo, eppure ne esiste anche una versione dedicata alla nostra patente. Suona un po’ bizzarro, ma si tratta di una delle procedure straordinarie che si applica sotto determinate condizioni.

La patente di solito si rinnova ogni dieci, cinque, tre o due anni, a seconda dell’età del richiedente. Normalmente, se non ci sono gravi problemi, il rinnovo è garantito previa visita medica volta ad attestare e confermare la nostra idoneità alla guida.

Se nel corso degli anni sopraggiunge una qualche patologia cronica che ci costringe a seguire una determinata terapia farmacologica, è sempre necessario avvisare le autorità competenti dell’ASL. Questa prassi è obbligatoria, in quanto le nostre capacità di guidare potrebbero essere compromesse, almeno in parte.

Visita presso la Commissione medica: ti giochi la patente

In casi come questo, quando dovremo affrontare il rinnovo, sarà necessario seguire le indicazioni di uno specialista che si occuperà di monitorare nel tempo le nostre condizioni di salute ed emettere un certificato apposito – quando richiesto dalla Commissione medica locale – per abilitare alla guida. La palla quindi passa alla Commissione, che si occuperà di prendere atto del certificato di idoneità firmato dallo specialista.

Non si tratta di una semplice formalità. La Commissione medica infatti ha sempre l’ultima parola in merito alla nostra patente, e talvolta può giocare brutti scherzi. Questo può succedere qualora sussistano dubbi sulla presenza dei requisiti psicofisici del conducente. La visita presso la Commissione è sempre un “terno al lotto”, e in base a questa possono presentarsi addirittura sei esiti differenti: conferma dell’idoneità, idoneità limitata alle categorie inferiori, idoneità con riduzione del periodo di validità, inidoneità temporanea, inidoneità definitiva, inidoneità futura.

Un caso di revisione obbligatoria: incidente grave sotto effetto di sostanze stupefacenti – solomotori.it

Revisione, un provvedimento sempre rognoso

Esiste poi il caso in cui scatta la revisione della patente non per problemi di idoneità fisica, ma per gravi lacune tecniche. In questa seconda ipotesi, che in realtà è meno grave della prima, il conducente deve presentare una domanda per sostenere nuovamente gli esami di teoria e pratica. La revisione della patente può avere carattere “obbligatorio” o “discrezionale”, a seconda delle circostanze più o meno severe che hanno portato a questa decisione. Situazioni come incidenti gravi, perdita totale del punteggio della patente, guida in stato di ebbrezza o segnalazioni di detenzione di sostanze stupefacenti, possono comportare una revisione obbligatoria. Questo procedimento può sancire anni e anni di revisione del permesso di guida a cadenza di 6 mesi, un anno, due anni, ad assoluta discrezione della Commissione.

Altre situazioni, come incidenti senza lesioni, infrazioni gravi o dubbi sulla persistenza dei requisiti possono comportare una revisione discrezionale. Se il titolare della patente non presenta alcuna istanza entro 30 giorni dalla ricezione del provvedimento di revisione, la patente può essere sospesa fino al superamento dell’accertamento medico o tecnico. La sospensione può anche scattare se il titolare ha fatto domanda ma non si è presentato davanti alla Commissione il giorno previsto una volta scaduto il periodo di 30 giorni.