Uno dei dispositivi che più preoccupano gli automobilisti in tutta Italia, e cioè l’autovelox, da molto tempo è oggetto di discussione: ora potrebbe arrivare la conferma di una sorta di sogno per molti cittadini: spariranno dal nostro territorio?
Un cambio epocale, una svolta che magari per qualcuno fino a qualche tempo fa rappresentava appena una mera utopia: eppure, il futuro degli autovelox, almeno nel territorio italiano, potrebbe essere agli sgoccioli. Che scenario sta per aprirsi?
L’autovelox potrebbe avere i giorni contati: voci e non solo, ormai, continuano a inseguirsi. Il dispositivo relativo al controllo della velocità dei veicoli lungo i tratti viari, urbani o extra urbani o autostradali, potrebbe sparire. Ma come e quando e in che modo?
A parlarne, di recente, è stato il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha fatto intendere come sia necessaria una profonda valutazione del ruolo e dell’effettivo compito di questi dispositivi. Cosa ha detto il ministro?
Gli autovelox in primis non dovrebbero mai essere pensati come uno strumento per far cassa e dovrebbero essere interpretati per quella che è la loro funzione fin dall’origine: controllare la velocità, impedire eccessi e incidenti e, al contempo, gli usi impropri.
Sono tanti, in verità, a tutti i livelli, ad esser in qualche modo ‘contro’ gli autovelox o per meglio dire all’uso non ottimale di questo prezioso dispositivo di monitoraggio della velocità dei veicoli in strada. Dalle istituzioni alle associazioni, passando per i cittadini.
Il nuovo indirizzo in tal senso è stato proprio dato dal vicepremier e ministro ai Trasporti Matteo Salvini che, seguito a ruota da diverse altre persone e autorità, ha sottolineato come i dispositivi di sicurezza generano introiti importanti per i Comuni.
Si stima che nelle casse comunali entrino una media di circa cinquanta milioni: ad esempio nel 2021 ne sono entrati 46,9. Ci sono poi molti casi estremi, con apparecchi di monitoraggio che fanno scattare sequenze record di multe.
Nel corso di un recente Question Time, il vice premier Salvini ha detto che la urgenza di una regolamentazione degli autovelox è quanto mai necessaria al fine di scongiurare usi impropri, preservandone la natura di ‘sicurezza sulle strade’.
Per il Ministro i Comuni debbono trovare il modo di avere “bilanci sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti”. Altri numeri a corollario, come la quantità di dispositivi autovelox in Italia pari al triplo di quelli in Germania o Francia, sono stati portati a supporto di questa tesi di rivalutazione sul ruolo e sulla presenza degli apparecchi.
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