Polmoni a rischio, non dimenticare questa cosa in auto: fai attenzione
Lo abbiamo sempre fatto ma non facciamo mai troppa attenzione alle conseguenze che può avere sulla nostra salute
Con il caldo che ha bussato alle porte è ormai indispensabile azionare il climatizzatore ogni volta che ci mettiamo al volante. Per di più risulta imprescindibile qualora dovessimo affrontare lunghi viaggi in autostrada.
L’utilizzo dell’aria condizionata per rendere il viaggio più confortevole non è solo uno sfizio, ma risulta una misura addirittura di sicurezza nel caso l’aria all’interno dell’abitacolo dovesse sfiorare i 40 gradi, cosa che capita di frequente con queste ondate di calore.
Da un recentissimo studio di Seat emerge che l’utilizzo dell’aria condizionata è non solo piacevole, ma anche indispensabile per scongiurare il rischio di incidenti. Vi chiederete ora in che modo azionare il climatizzatore possa aiutare a rendere il viaggio più sicuro. Ebbene, i risultati dello studio lasciano a bocca aperta.
Aria condizionata: sì al suo utilizzo ma attenzione
Infatti emerge in modo evidente che con temperature interne all’abitacolo vicine ai 40 gradi la nostra soglia di attenzione è talmente compromessa che la guida risulta assimilabile a quella di una persona in stato di ebbrezza. Le evidenze hanno mostrato che guidare con temperature troppo alte può nuocere alla nostra attenzione e alla risposta agli stimoli esterni proprio come se avessimo nel sangue una quantità di 0,5 grammi di alcol per litro, soglia di per sé già sufficiente a far scattare una prima sanzione per stato di ebbrezza alcolica al volante.
Mettersi alla guida col caldo quindi è sconsigliabile, ma stiamo attenti a farlo anche quando abbiamo l’aria condizionata accesa. Infatti, se da una parte è vero che riduce il rischio di essere coinvolti in incidenti, perché aumenta il nostro livello di lucidità, dall’altra può determinare un reale rischio per i nostri polmoni. Il sistema di climatizzazione è composto da una serie di condotte e filtri che potrebbero nascondere delle insidie per la nostra salute.
Cosa rischiano i nostri polmoni e come risolvere il problema
Motivo per cui la fase di manutenzione dell’impianto è fondamentale. È importante infatti ricordarsi di pulire i filtri e le parti più interne delle bocchette dove potrebbero annidarsi funghi, muffa e virus. Questi microrganismi trovano terreno fertile per svilupparsi nella sporcizia. In queste condizioni respirare l’aria del condizionatore diventa davvero rischioso per la nostra salute. Questo può causare sintomi gravi nelle persone con allergie, nei bambini e nelle persone con patologie preesistenti.
Per evitare ciò dobbiamo pulire regolarmente i filtri, idealmente ogni 15.000-20.000 chilometri, o almeno quando iniziamo a percepire cattivi odori. È possibile anche arrangiarsi con una pulizia fai da te, ma è necessario utilizzare prodotti specifici, come una schiuma igienizzante da spruzzare direttamente nei condotti di ventilazione. Se invece preferiamo rivolgerci a specialisti, il costo della manutenzione parte dai 50 euro fino ad arrivare ai 100 euro, più altri 30 euro per eventuale cambio del filtro antipolline.