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Codice della strada, divieto di guidare se soffri d’insonnia I Ti tolgono subito la patente

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Tra le conseguenze cliniche e sintomatologiche della sindrome da apnee ostruttive del sonno ve n’è una che può costituire un problema di salute pubblica: la sonnolenza alla guida

La Sindrome da Apnee Ostruttive del Sonno, detta anche OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), è un disturbo respiratorio che si manifesta con un blocco momentaneo della respirazione durante il riposo notturno.

Nota anche con l’abbreviazione “Apnea Notturna“, questa problematica è caratterizzata da ripetuti episodi di parziale o completa ostruzione delle vie aeree superiori che si verificano nel sonno, durante la fase inspiratoria.

La sindrome da apnee ostruttive del sonno comporta una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue, oltre ad una ridotta quantità o qualità del sonno. I disturbi del sonno non solo si ripercuotono negativamente sulla salute e sulla qualità della vita di chi ne soffre, ma aumentano anche i rischi sulle strade.

Il rischio di incidenti è nettamente superiore rispetto ad altre patologie, come i disturbi visivi, il diabete, le malattie neurologiche e psichiatriche, l’abuso di alcol, droghe o farmaci. I dati sembrano indicare che la sonnolenza giochi un ruolo importante nell’elevazione del rischio, anche se probabilmente non è la sola causa. Si calcola che può rappresentare fino al 20% degli incidenti su strade, percentuale che sale in autostrade.

Apnee notturne alla guida

La sonnolenza può manifestarsi in qualunque fase dell’evoluzione della malattia ed è importante che il paziente con OSA sappia riconoscerne i primi segni. Segnali di iniziale sonnolenza alla guida sono le palpebre che si abbassano, sbadigli, piccoli cedimenti del capo.

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In questa situazione non servono rimedi come aprire i finestrini, muoversi sul sedile, alzare il volume della radio, cantare, masticare una gomma ecc., ed è molto pericoloso accelerare per stimolarsi o per raggiungere prima la destinazione. L’unica cosa da fare per evitare rischi è di fermarsi in un’area di sicurezza, fare un pisolino di 15-20 minuti, eventualmente prendere un caffè doppio e poi ripartire.

La legge stabilisce che la patente di guida non può essere e né rilasciata né rinnovata ai pazienti affetti da OSA moderata o grave con eccessiva sonnolenza non adeguatamente curati. Durante il controllo del medico monocratico per il rilascio o il rinnovo della patente verrà quindi verificata, tra le altre cose, anche l’eventuale presenza di apnee notturne. Come prima cosa il medico somministrerà al soggetto con sospetta OSAS un questionario di autovalutazione sulla sonnolenza, i cui risultati stabiliranno i profili di rischio per la circolazione stradale.