“Ti tengo il posto, fai con comodo”: ufficiale, se lo fai ti portano in CASERMA I Grava reato del CdS: da Aprile cade la tolleranza

Cercare parcheggio (Depositphotos)-solomotori.it
Un comportamento assai comune e frequente tra gli automobilisti, che potrebbe far incorrere in rischi davvero seri.
Che fatica trovare un posto per parcheggiare in città. È un continuo girovagare a destra e a sinistra, avanti e indietro, girare in tondo in attesa che qualcosa si liberi.
È una problematica sempre più attuale e urgente, quella dello spazio per la sosta all’interno del contesto urbano. Lo spazio va via via riducendosi anche per via delle limitazioni alla circolazione e delle ZTL.
Come fare dunque? È in questi casi che spesso l’automobilista aguzza l’ingegno e con un pizzico di fantasia trova la soluzione. Perché una volta individuato un parcheggio libero, non lo si può certo lasciar andare.
Ecco che molto frequentemente, se si è in compagnia di un altro passeggero, si chiede gentilmente all’ospite di occupare, prima che arrivi un’altra auto, il posto tanto ambito, intanto che magari si fa il giro dell’isolato.
Parcheggi in città: quando ti tengono il posto
Certo se qualcuno ci mantiene il posto per la sosta, trovato a fatica, ci fa davvero comodo. Eppure c’è da sapere, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, che un comportamento del genere, delle volte, può prendere dei risvolti inaspettatamente negativi, che forse non ci aspettavano e che non avevamo considerato.
Riservare un posto auto occupandolo a piedi, quindi fermandosi nello spazio per la sosta fisicamente, non è vietato dalla legge fino a quando questo atto non sia da ostacolo per il traffico. Se dovesse provocare intralcio o fosse reiterato nel tempo, le conseguenze potrebbero essere gravi, configurando addirittura un reato.
Quando si configura il reato: cosa dice la legge
A cercare il riferimento normativo nel Codice della Strada, si perde solo del tempo, perché la questione non è mai affrontata in modo specifico e chiaro, come invece è stato fatto da alcune sentenze della Cassazione. In particolare la sentenza n. 19075/2015, che ha interpretato il suddetto gesto come lecito a condizione di certi tempi e certi modi: un’occupazione momentanea e non d’intralcio per altri veicoli.
Non si può tentare di occupare uno spazio per la sosta con elementi esterni quali coni, sedie o oggetti vari. Il legislatore, all’articolo 20 del CdS, infatti pone divieto di occupazione arbitraria della sede stradale a seguito della quale si incorre in una multa che va da 173 a 694 euro. Così come l’occupazione di terreni, immobili appartenenti ad altri, pubblici o privati, sfocia in un reato penale, secondo quando previsto dall’articolo 633 del Codice Penale.