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Telefono in auto, scatta il nuovo diveto: non puoi usarlo nemmeno così | 600 € di multa

Auricolari alla guida. Solo da un lato
Auricolari alla guida. Solo da un lato o si rischia tantissimo.
Guidare tenendo il telefono cellulare all’orecchio è contro il codice della strada. Ormai tutti lo sanno, bisogna usare gli auricolari per non beccarsi una multa. Ma vanno tutti bene? La risposta non ve l’aspettereste.

Guidare tenendo il telefono all’orecchio è molto pericoloso, in quanto si rimane con una mano impegnata, dunque una mano in meno per governare l’auto e reagire tempestivamente in caso di manovre salvavita, una eventualità che rallenta di molto la capacità di reazione e può avere conseguenze tragiche. Bisogna usare gli auricolari, che siano con filo o wireless tramite bluetooth. Ma non tutti vanno bene e ora scopriremo il perché.

Telefono alla guida. Non puoi usarlo come credi.

In alternativa, si può anche utilizzare il sistema di collegamento dello smartphone all’auto. In questo modo, si parla senza bisogno di tenere il telefono vicino alla bocca o di cuffie auricolari, si sfruttano il microfono integrato nell’abitacolo e la voce del nostro interlocutore viene trasmessa dagli altoparlanti della macchina.

Tuttavia, la tendenza maggiore di oggi nella comunicazione è l’invio di messaggi vocali, che rispetto alla classica telefonata richiedono una interazione maggiore e frequente dell’utilizzatore per cliccare sul tasto di registrazione del messaggio e guardare lo schermo del telefono. Molto più pericoloso. Per questo sistema, sempre per tutelare la sicurezza nostra e degli altri, ci vengono incontro i sistemi Android auto e Apple Carplay, che riproducono lo schermo del telefono sul display dell’auto.

Tornando alle cuffie, il Codice della Strada disciplina il loro utilizzo, indicando anche quali sono consentite e quali invece non vanno bene. Una norma che in pochi conoscono e che conviene apprendere per evitare di incorrere in pesanti sanzioni, col danno e anche la beffa, visto che pensavamo di essere nella legalità.

Cuffie auricolari alla guida: cosa dice il Codice della Strada e che sanzione si rischia

L’articolo che ci interessa in questo caso è il 173 comma 2 che recita la seguente:” il conducente non può usare durante la marcia apparecchi radiofonici, cioè le cuffie sonore. Sono consentiti gli apparecchi a viva voce e quelli dotati di auricolare, sempre che il conducente abbia una capacità uditiva impeccabile”.

Una norma che sembra anacronistica e figlia di un’altra epoca. Gli apparecchi radiofonici nemmeno esistono più a momento, e abbiamo cuffie e auricolari wireless con protocollo bluetooth di ultima generazione che non disciplina bene i sistemi digitali e gli smartphone. Bisogna quindi interpretare questa norma.

In sostanza, non si possono adoperare cuffie o auricolari dedicati alla musica, ovvero che isolino totalmente il conducente dell’auto dai rumori esterni. Quindi è vietato indossare auricolari e cuffie su entrambe le orecchie, e ancor di più quelle con la cancellazione del rumore esterno. Per una questione di sicurezza, bisogna rimanere vigili verso i suoni del traffico. Quindi quali auricolari vanno bene? Sicuramente quelli singoli, o quelli true wireless che supportino l’utilizzo di uno solo dei due auricolari alla volta. Diversamente le multe possono essere salate.

Le sanzioni. In caso un agente delle forze dell’ordine ci pizzichi con entrambi gli auricolari alle orecchie, può quindi contestarci la violazione dell’articolo 173, redigendo un verbale che ci imponga a pagare una multa che va da un minimo di 165 euro ad un massimo di 661 euro. C’è inoltre la sanzione accessoria della decurtazione di 5 punti sulla patente di guida. Se l’infrazione dovesse essere ripetuta nel corso dello stesso biennio, scatta un’ulteriore sanzione accessoria del ritiro della patente per un periodo che va da 1 a 3 mesi.

Non c’è da scherzare quindi. L’uso improprio dello smartphone alla guida è uno dei maggiori rischi d’incidente e morte sulle strade, ed è attualmente nell’occhio del ciclone. Appare quindi probabile un ulteriore inasprimento delle sanzioni.