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Incroci, da ora la precedenza passa a sinistra: automobilisti italiani nel panico

Precedenza, alcune sentenze ribaltano l'abc del Codice della Strada
Precedenza, alcune sentenze ribaltano l’abc del Codice della Strada
Chi ha già occupato l’incrocio ha diritto ad essere lasciato passare per primo, anche se non ha la precedenza. Vediamo nel dettaglio questa novità, definita “precedenza di fatto”.

Viene anche comunemente chiamata “precedenza cronologica” e con le novità del Codice della Strada ha mandato in confusione parecchi automobilisti abituati alle norme tradizionali (precedenza a destra). Il comma 2 dell’articolo 145 del Codice della Strada è infatti una delle prime nozioni che insegnano a scuola guida: l’obbligo di precedenza a destra è l’abc delle norme sulla circolazione stradale. Recita così: “Quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, ovvero laddove le loro traiettorie stiano comunque per intersecarsi, si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra, salvo diversa segnalazione”.

La giurisprudenza recente (con tanto di sentenze della Corte di Cassazione) comporta invece un’implementazione: è la priorità nel passaggio a favore di chi impegna per primo l’incrocio, ovvero la precedenza “di fatto”, legittimata però solo in alcuni specifici casi e sempre a condizione che non venga messo in essere alcun rischio per la circolazione. La sentenza 48294/2017, in particolare, ha discusso il caso di un conducente accusato di lesioni personali per aver omesso di dare precedenza al ciclomotore proveniente da destra ed entrando in collisione con lo stesso. In tale sentenza si è ribadito che la precedenza di fatto ha carattere eccezionale, ma è legittima (ed esclude quindi il diritto di precedenza del veicolo in arrivo da destra) quando il conducente di sinistra si presenta ad un incrocio con molto anticipo, tale da consentire l’attraversamento in condizioni di estrema sicurezza.

Precedenza di fatto, cosa dicono due importanti sentenze

La sentenza 28174/2019, due anni dopo, ha invece discusso una vicenda più delicata, avendo perso la vita una persona nell’incidente. La conducente di un veicolo, infatti, ha mancato di dare la precedenza ad un motociclista invadendo la sua corsia di marcia ed entrando in collisione con il motoveicolo, causandogli lesioni che ne hanno determinato il decesso. Nel ribadire la piena responsabilità della conducente (che quindi ha avuto torto) la Cassazione ha riaffermato il carattere di assoluta eccezionalità della precedenza di fatto, consentita solo in condizioni di piena sicurezza, in quel caso inesistenti.

Incidente per una mancata precedenza
Incidente per una mancata precedenza

In generale, dunque, nella manovra di avvicinamento ad un incrocio il conducente è tenuto a rispettare le norme classiche della massima prudenza allo scopo di evitare incidenti. Il conducente favorito dal diritto di precedenza, di conseguenza, deve innanzitutto tenere una condotta prudente ed essere in grado di mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare un sinistro, indipendentemente dal comportamento degli altri utenti della strada.