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Obbligo devastante, da oggi devi fare sempre così: ti sembrerà impossibile ma sei costretto I La multa supera i 300€

Distanza di sicurezza: la tabella
Distanza di sicurezza: la tabella
C’è una regola del Codice della Strada che dovremmo tutti rispettare ma che all’atto pratico in pochi rispettano. Questo avviene forse perché si tratta di un’infrazione che difficilmente è rilevabile, e quindi multabile, dagli agenti delle forze dell’ordine. Viene fuori che non la si è rispettata solo in caso di gravi conseguenze e sinistri. Tuttavia, è molto importante rispettare questa particolare regola, soprattutto per la sicurezza nostra, degli altri veicoli e dei pedoni. 

Quando si guida, bisogna sempre tenere conto delle condizioni fisiche del veicolo che guidiamo: ogni auto, moto o furgone è diverso, ha massa differente e capacità di frenate diverse. Bisogna anche tenere conto che il veicolo che ci precede può frenare di botto senza alcun preavviso, oppure può avere gli stop non funzionanti, traendo in inganno i nostri riflessi automatizzati. Diventa quindi fondamentale mantenere la distanza di sicurezza in modo tale da avere lo spazio necessario per frenare in tutta sicurezza. Può infatti capitare che, pur riuscendo a frenare ed evitare di tamponare il veicolo che ci precede, di subire un tamponamento dal veicolo che ci segue (i classici tamponamenti a catena). Queste sono tutte condizioni che si verificano per il mancato rispetto della distanza di sicurezza.

Distanza di sicurezza in autostrada

Dopo aver dato un’occhiata alle disposizioni del Codice della Strada, ci occuperemo di vedere quali sono le sanzioni previste dal legislatore e qual è la multa per il superamento della distanza di sicurezza, per poi vedere come si possono impugnare questi provvedimenti.

Esaminiamo innanzitutto l’articolo 149 del CDS, che tratta specificamente della distanza di sicurezza tra i veicoli:

Nella circolazione stradale i veicoli devono mantenere una distanza di sicurezza dal veicolo che precede, tale da garantire in ogni caso l’arresto in tempo utile ed evitare collisioni con i veicoli che precedono“.

In breve, non esiste una formula magica o una tabella standard per le distanze di sicurezza. Tutto è lasciato al buon senso e alle conoscenze dell’automobilista, che deve tener conto dei numerosi fattori. Il numero di fattori che possono influenzare la corretta distanza da mantenere è molto alto, infatti, il CDS regolamenta solo alcune condizioni specifiche (fuori dai centri abitati, divieto di sorpasso per alcune categorie di veicoli, diritto di precedenza per gli spazzaneve) e ne specifica le sanzioni.

Ogni veicolo ha un proprio spazio di frenata, che dipende da diversi fattori, come il peso del veicolo, la larghezza e la qualità dei pneumatici, le prestazioni dell’impianto frenante, le dimensioni e la qualità dei dischi dei freni, ma anche dalla pressione delle gomme.

I veicoli ad alte prestazioni hanno tempi di frenata più brevi, mentre gli spazi di frenata dei veicoli di segmento inferiore, delle auto d’epoca, dei tir e delle piccole utilitarie sono sempre più lunghi. Oltre a questo tempo, anche il tempo di reazione del conducente è un parametro determinante, e spesso viene diluito perché si guida distratti da autoradio, cellulari o altro.

È sufficiente sapere che un veicolo che viaggia a 100 km/h percorre fino a 33 metri al secondo. Pertanto, è basta un solo secondo di tempo di reazione in più per percorrere altri 33 metri prima di fermarsi. Lo spazio medio di arresto a questa velocità è di circa 50-70 metri e aumenta esponenzialmente per ogni 10 km/h in più rispetto a 100 all’ora. In realtà, è sufficiente dividere la velocità in km/h per 10 e elevare il risultato al quadrato. Il risultato fornisce una buona indicazione della distanza di sicurezza in metri. Ad esempio, a una velocità di 50 km/h, la distanza di sicurezza ideale è di 25 metri, mentre a 100 km/h è necessario rispettare una distanza di 100 metri.

Mancato rispetto della distanza di sicurezza: le sanzioni

Quelli elencati finora sono solo valori orientativi, che variano in base a mille parametri, tra cui anche condizioni dell’asfalto, pioggia, ghiaccio, neve.

Diventa quindi importante, anzi fondamentale, mantenere una distanza di sicurezza che dipende non solo dalla velocità, ma anche dalle condizioni della strada. Sulle strade bagnate, ad esempio, lo spazio di frenata raddoppia in ogni caso, per non parlare del fatto che se ci fossero pozze d’acqua l’auto farà aquaplaning non riuscendo completamente a rallentare. Ma come viene fuori se non abbiamo rispettato la distanza? Se ne accorgerà la perizia dell’infortunistica stradale della Polizia, oppure delle compagnie di assicurazione. Da questa emergeranno la velocità del veicolo, la distanza e l’eventuale spazio di frenata.

Una volta determinata la colpevolezza di un veicolo nel non mantenere la distanza, passiamo alle sanzioni. “Chiunque violi le norme sulla distanza di sicurezza deve aspettarsi una multa compresa tra 42 e 173 euro“. Le sanzioni aumentano se la violazione provoca una collisione con gravi danni ai veicoli: in questo caso, la sanzione amministrativa va da 87 euro a 344 euro. Se poi la stessa violazione viene reiterata nel biennio, viene aggiunta la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.

La sanzione è ancora più elevata se la collisione provoca gravi lesioni a persone: in questo caso, il conducente rischia una multa da 430 euro a 1.731 euro, ma la cosa grave è che si finisce nel penale per il reato di lesioni personali colpose o omicidio colposo.