Rotatorie, la legge a riguardo parla chiaro: se sbagli ti arriva una mazzata devastante
Studiate per eliminare traffico, code e semafori le rotatorie hanno invaso le città. Ma non tutti seguono e conoscono le regole…
In Italia tutto è iniziato nel 1989 nel primo comune con una rotatoria: Lecco, in Lombardia. L’invenzione della rotatoria appartiene ad un famoso urbanista francese, Eugène Hénard, ma si è diffusa rapidamente in Europa fino a diventare oggi parte della nostra quotidianità e normalità.
Per sottolineare l’importanza di questa invenzione possiamo fare due esempi “made in Italy”: alcuni dati statistici sottolineano come nella città di Cattolica in un solo anno grazie all’inserimento di rotatorie gli incidenti stradali sono passati da 1800 casi a soli 300. Nella provincia di Treviso, invece, in 10 anni gli incidenti mortali sono diminuiti di oltre il 50%.
Le rotatorie hanno eliminato code chilometriche ad una sola corsia, semafori e traffico, inserendo al loro posto nuove dinamiche di comportamento alla guida. Non tutti sanno, però, che le regole da seguire possono essere diverse da Italia ad altri paesi europei o del mondo. E nemmeno che sono previste multe salate per le violazioni…
Partiamo dalla sua definizione: per “rotatoria” si intende un’intersezione a raso tra due o più strade utili a snellire la situazione del traffico su strada. Il flusso al suo interno prevede la circolazione di veicoli in senso unico antiorario nei paesi in cui si guida a destra ed in senso unico orario, al contrario, dove si guida a sinistra.
Rotatorie, dove e come non sbagliare. Le multe non perdonano
Il Codice della Strada è molto chiaro a proposito della circolazione all’interno di una rotatoria. Violare le regole significa rischiare una multa salatissima e soprattutto condizionare la propria sicurezza assieme a quella di altri utenti della strada.
La classica rotatoria all’italiana (disciplinata dal segnale stradale della rotonda) funziona così: precedenza a destra. Le auto all’interno della rotonda devono dare precedenza ai veicolo che entrano. La rotatoria europea, oggi ben più diffusa anche in Italia, dice invece un’altra cosa: la precedenza è di chi sta percorrendo la rotatoria, ovvero del veicolo che è già situato al suo interno.
I veicoli che aspettano l’ingresso nella rotatoria devono quindi rallentare, fermarsi o dare la precedenza. La differenza è che in questo caso troveremo il cartello di rotatoria accompagnato dal segnale di precedenza. La rotatoria europea si basa in sostanza sul principio della “priorità effettiva”: passa per primo chi ha già avviato la propria corsa.
Violazioni: chi non rispetta queste regole può rischiare di fare i conti con una multa che può arrivare fino a 700 euro. Le Forze dell’Ordine potrebbero decidere anche per la decurtazione di cinque punti sulla patente di guida (ed eventualmente sospensione da 30 a 90 giorni) ed è importante sapere che non esistono solo controlli diretti: grazie alle postazioni fisse video (sempre più diffuse…), infatti, i trasgressori possono essere scoperti anche a distanza.