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Biciclette, arriva la legge: non puoi più circolare così | Ciclisti sconvolti

ciclisti-contromano-codice-della-strada-solomotori.it
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Il problema sta diventano serio, perché sempre più spesso in città si notano biciclette e monopattini procedere contromano. Ma come stanno le cose? Le biciclette possono imboccare i sensi unici?

Muovendosi nel traffico delle grandi città, e non solo, capita sempre più spesso di dover fare i conti con i ciclisti che si muovono contromano lungo strade a senso unico.

Una situazione che nella maggior parte dei casi si risolve con un colpo di clacson e qualche imprecazione da entrambe le parti, ma che può anche rivelarsi pericolosa, soprattutto per chi si muove in bicicletta.

La prima cosa da definire per poter stabilire, una volta per tutte, se la bicicletta può andare contromano è se anche i ciclisti sono tenuti a rispettare le norme del Codice della Strada e che succede in caso di infrazioni. Se è vero che nelle città del Nord Europa i ciclisti possono percorrere le strade contromano, in Italia questo non è consentito.

Il ciclista non può salire sul marciapiede, salvo si tratti di spazio ciclabile, non può passare col semaforo rosso, deve dare la precedenza a chi viene da destra, non può superare la corsia di marcia in presenza di una striscia continua di mezzeria, deve far passare i pedoni sulle strisce pedonali, non può superare i limiti di velocità imposti sulle strade urbane, deve avere il giubbotto luminoso fuori dai centri urbani negli orari notturni.

Ciclisti contromano: multe salatissime

Spesso ci si chiede se il ciclista può essere multato. La risposta è immediata: se è vero che il codice della strada è rivolto anche a lui, ciò vale sia per le norme comportamentali, sia per le conseguenti sanzioni. Nessun ciclista è autorizzato a percorrere di sua iniziativa una strada contromano.

bici-circolazione-contromano-multe-solomotori.it
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L’inosservanza della norma, nel caso di contestazione da parte delle forze di polizia, comporta una multa da 167 a 665 euro ai sensi dei commi 11 e 12 dell’art. 143 CdS. Una cifra che, in corrispondenza di curve, di raccordi convessi o in ogni altro caso di limitata visibilità, in condizioni quindi di estrema pericolosità, passa da 318 euro a un massimo di 1.272 euro.

Tutto ciò fino a settembre 2020, quando la Legge n. 120 ha convertito in legge il decreto Semplificazioni introducendo diverse modifiche al Codice della Strada, tra cui alcune che riguardano le biciclette e in particolare la circolazione nel senso opposto di marcia. Che adesso è praticamente autorizzata ma solo in presenza della corsia ciclabile per doppio senso ciclabile.