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Auto più rubate nel 2023, non puoi dormire tranquillo: controlla se la tua è nella lista

Ladro d’auto in azione – solomotori.it

I furti di auto sono un fenomeno in forte espansione. Alcuni modelli fanno più gola di altri, ma a rischio sono tutti i marchi

La piaga dei furti d’auto sta dilagando in tutta Italia. Il quadro sembra essersi aggravato anche da un salto di qualità nella strategia e nelle tecniche di sottrazione dei veicoli, oggi molto più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.

Le nuove vulnerabilità riscontrate nell’elettronica che governa le funzionalità più critiche ha offerto qualche punto di vantaggio ai malviventi. Fino a non molto tempo fa per rubare un veicolo bisognava prima di tutto essere abili scassinatori.

Oggi sono richieste competenze per lo più nell’ambito della pirateria informatica. Dal ladro col cacciavite siamo passati in pochi anni all’hacker che con un piccolo dispositivo mette a soqquadro l’intero sistema elettronico simulando le funzioni della chiave digitale.

Il ladro hacker

Il salto è stato quantico. Grazie al supporto delle tecnologie di hacking, rubare un veicolo aggirando tutti i sistemi di immobilizzazione del motore è diventato un lavoro che si fa a computer. Il che ha consentito anche di aumentare in modo esponenziale i colpi messi a segno con successo. I numeri confermano questo trend preoccupante. Da uno studio condotto da LoJack emerge che nel 2022 sono stati 123.000 i veicoli sottratti, in crescita del 18% rispetto al 2021, in pratica circa 330 ogni giorno. Lo studio ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno e li ha incrociati con quelli provenienti dall’analisi nazionale e internazionale sul fenomeno.

Il furto di auto è un fenomeno in crescita perché in crescita è la richiesta di materie prime sul mercato internazionale a causa della crisi dei semiconduttori che sta continuando a tenere sotto scacco il settore. La paralisi dell’intero indotto ha avuto un impatto determinante sulla scorta di componenti di ricambio, specialmente quelli più rari e di valore, come cerchi, catalizzatori, fari, fino alle batterie dei veicoli elettrici. Si spiega dunque come mai i ladri oggi siano più interessati alla componentistica piuttosto che all’auto in sé. Segmento SUV a parte, che rimane in assoluto quello più richiesto dal contrabbando.

I veicoli più rubati – solomotori.it (fonte LoJack)

Le auto più rubate

Il furto dei SUV – che rappresenta il 50% delle vetture rubate – è un business molto redditizio perché permette di piazzare il veicolo integro direttamente sul mercato nero dell’Est Europa o del Nord Africa, dove i veicoli più rivenduti si confermano Nissan Qashqai, Land Rover Evoque, Hyundai Tucson e Toyota RAV4.

Nella classifica delle auto più rubate troviamo in testa la Fiat Panda, evidentemente la più ambita per lo smercio dei componenti. A seguire Toyota RAV4, Fiat 500 e 500X e e Jeep Compass. I brand più a rischio si confermano Fiat, Toyota, BMW, Peugeot e Land Rover. Le Regioni più colpite si rivelano Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Nella maggior parte dei casi i veicoli svaniscono nel nulla. A confermarlo è il tasso di recupero che si attesta al 40%. “Lo scorso anno abbiamo contribuito al recupero di circa 2.250 veicoli per un valore complessivo di oltre 106 milioni di euro”, ha commentato Sandro Biagianti – Direttore Sicurezza LoJack.