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2000€ di multa, sei obbligato a farlo: non puoi scappare

Previste sanzioni salatissime per alcune infrazioni gravi – solomotori.it (foto iStock)

Per alcune infrazioni gravi il Codice della Strada prevede sanzioni particolarmente severe, attenzione a questa

Può succedere di aver passato un periodo di permanenza in un paese straniero senza essersi iscritti per forza all’anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (Aire). Sono cose che capitano, soprattutto dal momento che non esiste un vero obbligo di iscriversi all’Aire.

Questa cosa però può comportare alcuni problemi nel momento in cui decidessimo di acquistare un veicolo nel paese che ci ospita – e nel quale prenderemo seppur provvisoriamente residenza.

Infatti per lo Stato Italiano continueremo comunque a risultare cittadini residenti in Italia, anche se abbiamo già preso casa e fatto nuovi documenti nel paese ospitante. La questione, come vedremo, potrebbe farsi più spinosa del previsto.

Esiste un solo caso che ci consente di farlo

Vi chiederete perché. Prima o poi sarà necessario acquistare anche nel paese straniero un veicolo, o procedere al cambio targa del nostro vecchio veicolo che abbiamo trasferito all’estero. Fintantoché ci limitiamo a circolare in quel paese con la nuova auto o con la vecchia reimmatricolata, andrà tutto bene. Nessuno potrà dirci nulla né farci alcuna sanzione.

Ma qualora volessimo fare una rimpatriata in Italia con la nostra auto straniera, allora inizierebbero a sorgere i primi gravi problemi. Se infatti non risultiamo iscritti all’Aire, andremmo in giro su un’auto completamente illegale. In Italia infatti non è consentito a un cittadino residente guidare per più di 3 mesi un’auto con targa estera, a meno che questa non sia intestata a qualche società o a una terza persona residente all’estero.

Una Ferrari con targa francese – solomotori.it (foto iStock)

Sanzioni da migliaia di

Anche in questo caso comunque l’auto può circolare per non oltre 12 mesi, ma con obbligo di iscrizione al Reve (registro dei veicoli con targa estera). Per cui molta attenzione. La stretta sulle auto con targa estera è avvenuta dopo che per anni abbiamo assistito al fenomeno delle scorribande dei furbetti con i macchinoni di alta gamma, immatricolati tipicamente nei paesi dell’est Europa, dove il bollo vale un’inezia.

Per contrastare il fenomeno, e obbligare tutti i residenti in Italia a pagare il loro bollo, la legge prevede un tempo massimo di 3 mesi per regolarizzare la propria situazione e provvedere al cambio targa. Per coloro che non si sono mai iscritti all’Aire, o per tutti quelli che abbiano ampiamente superato questo lasso di tempo concesso dalla normativa, le sanzioni vanno da 712 a 3.558 euro, a cui si deve aggiungere il fermo amministrativo del veicolo.