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Divieto di sosta, il trucco degli avvocati: parcheggiano dove vogliono I Sanno cosa dice davvero la legge

Divieto di sosta  – solomotori.it

Ci sono dei modi tramite i quali si può sfuggire al famigerato divieto di sosta?  O meglio, alle multe che ne derivano? Malgrado questo sia per tutti un obbligo tra i più fondanti del Codice della Strada, esistono degli escamotage e dei trucchetti. Quali?

Sono diversi i consigli che vari esperti di legge possono fornire ai cittadini in merito al cosiddetto divieto di sosta e al vincolo che ne deriva in relazione alla necessità di evitare di sostare proprio lì, pena multe. La legge che cosa dice, sul serio, su questo tema?

La multa per divieto di sosta è un atto dovuto che le autorità emettono ogni qual volta ce ne sono gli estremi: parcheggiare in prossimità di un cartello che in modo emblematico definisce il divieto, non può ammettere delle deroghe su questo fronte.

Eppure ci sono dei sistemi per evitare di dover sottostare alla famigerata multa, ma è bene e doveroso ribadirlo sempre e subito: assolutamente nel rispetto delle leggi e delle regole in vigore. Mai e poi mai azzardarsi a comportamenti del tutto illegali.

Secondo molti avvocati, ci sono dei casi limite. Per esempio il divieto di sosta e la multa non contestata. Il divieto di sosta è uno di quei tipici  per cui la multa non va contestata nell’immediato. Si lascia sul vetro un foglio nel quale se ne specificano gli estremi.

Multa per divieto, quando non devi pagarla

Questa però non rappresenta la multa notificata vera e propria: e infatti deve arrivare entro novanta giorni la sanzione reale presso la residenza del soggetto titolare del veicolo multato. Se la multa arriva dopo questo lasso di tempo, è da considerarsi non legittima. Inoltre si ricorda che il divieto di sosta viene identificato con una chiara segnaletica stradale. In questo senso però non è detto che faccia fede sempre e solo il cartello, perchè per legge in alcuni ambiti non è previsto. Per esempio.

Possiamo citare alcuni, come la vicinanza a una curva. Infatti, in questo caso il Codice della strada non si può parcheggiare, anche se manca il cartello, così come avviene nel senso contrario a quello di marcia o in presenza di dune,dossi o alla fine del marciapiede, o ancora a cinque metri, anzi meno, da un incrocio, in vicinanza a semafori, presso binari di treni, passaggi a livello e via discorrendo.

Non pagarla in questi casi – solomotori.it

Multe irregolari, ecco quali

Se in condizioni normali però manca il cartello e non si tratta di uno degli esempi della casistica di cui sopra, le multe sono contestabili, così come se il cartello è consumato e non chiaramente leggibile, o se è incompleto.

Le contestazioni sono valide se presentate in modo canonico presso il Giudice di pace.