Ztl, la multa è storica: più di 16.000€ per aver commesso questa infrazione I Pensava di farla franca

Un folle tentativo di eludere gli accessi costa ad un automobilista di Verona una sanzione amministrativa da record: ecco i dettagli

E’ successo davvero. E’ successo in Italia. La fresca notizia di questa indimenticabile multa per un’automobilista di Verona deve farci riflettere in una doppia direzione. Primo: ecco cosa non farsi mai venire in mente. Secondo: ecco quanto costa, in termini economici ed amministrativi, la sottovalutazione di un comportamento alla guida che potremmo definire leggero e superficiale.

Ecco, nessuno vorrebbe mai ritrovarsi una multa da 16mila euro per una “leggerezza”, ma è quello che ha dovuto gestire pochi giorni fa il conducente…che se l’è andate a cercare. Sarà anche vero che i continui rincari (energia, gas, luce, benzina, pedaggi autostradali, alimenti…) stanno mettendo a dura prova gli italiani, facendo venire in mente pensieri inaspettati a moltissime persone relativamente alla possibilità di risparmiare in modi “alternativi”.

Quello che hanno scoperto le Forze dell’Ordine, però, ha davvero dell’incredibile e conferma come sia stato anche molto semplice scoprire lo stratagemma dell’automobilista, intento ad eludere i varchi della Ztl per risparmiare. Tra qualche riga capirete che è stata una folle pensata: altro che risparmio, quello che dovrà pagare corrisponde a quanto qualcuno guadagna in un anno!

Verona, è successo davvero: 16mila euro di multa, ecco i dettagli

La notizia è stata riportata dai giornali online più quotati dell’intero paese, come Ansa. Un uomo si è fatto venire in mente di sostituire una lettera della targa della sua auto per poter transitare senza ricevere mezza multa nelle aree a traffico limitato (Ztl) di Verona, bellissima città veneta. In particolare la lettera “J” della sua Ford Fiesta è stata allungata, pensando “ma chi se ne accorgerà”…

Ebbene sì, quella “J” è diventata una “U”. E invece le Forze dell’Ordine se ne sono accorte, eccome. L’automobilista non ha tenuto conto di un fatto molto semplice: le targhe stradali non devono mai contenere lettere come “O”, “U” e “I” (insieme alla consonante “Q”) proprio per evitare che vengano confuse, poiché sbiadite nel tempo, o ancora peggio per evitare che vengano contraffatte. E infatti ecco puntuale il tentativo di furbata.

Con due semplici click all’interno del portale Giano ed un incrocio dei dati gli agenti accertatori hanno scoperto l’identità dell’automobilista 45enne originario della Sicilia. Tenuto conto di una serie di accessi non consentiti l’uomo ha accumulato oltre 16mila euro di multa, che dovrà pagare con una serie di sacrifici ben superiori alla contraffazione di una lettera di una targa, rivelatasi una mossa davvero inutile. I sistemi informatici moderni, infatti, sono studiati per rispondere in tempo reale a questo tipo di situazioni…